In un’intervista esclusiva tra Collider e il regista Chad Stahelski (John Wick: chapter 4) c’è stato modo di vedere la dedizione che quest’ultimo è intenzionato ad avere per la produzione del film di Ghost of Tsushima, una delle esclusive Sony più amate dal pubblico videoludico.
Il gioco è stato rilasciato per PS4 nel 2020, e sin da allora è diventato uno dei classici imprescindibili per i possessori delle console PlayStation e amanti dei “vibe” nipponici che non molti videogiochi sono in grado di trasmettere. I creatori del gioco hanno tratto l’ispirazione in modo molto evidente dalle opere cinematografiche giapponesi prodotte da registi dal calibro di Akira Kurosawa, e hanno studiato da cima a fondo la storia dietro il periodo dell’invasione mongola nell’antico Giappone, andando a documentarsi di persona presso l’isola.
Il lavoro impiegato dagli sviluppatori li ha addirittura portati a diventare “ambasciatori” di Tsushima, a dimostrazione ulteriore di quanto Ghost of Tsushima sia stato apprezzato dalla popolazione giapponese. Anche il regista Stahelski sembra voler mantenere una fedeltà estrema al Giappone, tanto da volerlo realizzare in lingua giapponese e con un cast interamente nipponico.
Un promettente adattamento cinematografico per Ghost of Tsushima
Nell’intervista, Stahelski si rende conto di quanto questo possa essere un lavoro “difficile da compiere”, essendo Ghost of Tsushima un’opera che venera Akira Kurosawa, narrante del bene contro il male e del vedere un uomo con dei valori cambiare insieme al mondo intorno a lui.
Il regista desidera che il film risulti essere un’opera autentica e fedele alle tradizioni del periodo storico nella quale è ambientato Ghost of Tsushima, e per fare ciò egli vuole necessariamente disporre di un cast di attori totalmente giapponese.
“Penso che se lavoreremo bene, sarà visivamente sbalorditivo. È un film character driven, ed ha ha la possibilità di essere bello e pieno di azione. E onestamente, vorremmo provare a farlo, tutto nel personaggio. Significa che è una cosa giapponese sui mongoli che invadono l’isola di Tsushima. Un cast giapponese completo, in giapponese. Sony è veramente d’accordo sul sostenerci per questo aspetto”.
La lingua giapponese porterebbe il film a dover però affrontare una sfida molto dura, poiché non tutto il pubblico sembra essere lieto di dover leggere i sottotitoli durante la visione di una pellicola al cinema.
Eppure, il regista pare convinto di poter in qualche modo superare questo ostacolo grazie alla tecnologia, sostenendo che la chiave si trovi nel modo di dirigere gli attori e un modo per addolcire, migliorare notevolmente le prestazioni facciali. Stahelski si rende conto tuttavia di come questo metodo possa risultare finanziariamente pesante:
“Devo essere intelligente e devo capire cosa è fiduciariamente responsabile nei confronti della proprietà, dello studio e ottenere comunque ciò che voglio da esso e renderlo comunque qualcosa di epico. Ancora una volta, grande sfida, amico. Leggerò i sottotitoli tutto il giorno. E penso che l’America in generale, o almeno il pubblico occidentale in generale, si stia abituando sempre più a questo a causa dell’influenza di Netflix, degli streamer e cose del genere, dove otteniamo molti più contenuti mondiali.