Da qualche mese Yoshihiro Togashi, noto autore di Hunter x Hunter, è giunto su Twitter in modo totalmente improvviso. Sul suo account ha quindi iniziato a pubblicare quotidianamente aggiornamenti su quelli che si sono rivelati essere i prossimi nuovi capitoli del suo manga, dopo un’assenza di diversi anni.
Allo stesso tempo, i fan hanno anche ricevuto alcune notizie sullo stato di salute dell’autore, il quale ha rivelato come i suoi problemi alla schiena siano arrivati ad essere così gravi da non permettergli neanche di disegnare seduto o in piedi, dovendo optare per una posizione obbligatoriamente sdraiata.
Proprio in queste ultime ore, il creatore di Hunter x Hunter ha voluto però pubblicare un nuovo tweet sulla piattaforma, rivelando a malincuore la necessità di prendersi una pausa poiché la sua condizione di salute non sembra essere per nulla sul punto di migliorare. Dopo 10 nuovi capitoli già in una fase avanzata di produzione, l’autore era in procinto di disegnarne altri 10, ma un altro nuovo update effettuato nella data di oggi sembra mostrare come, nonostante gli sforzi che tenta di fare, proseguire gli risulti impossibile al momento.
Yoshihiro Togashi e il proseguimento di Hunter x Hunter
Il celeberrimo mangaka ha affermato nel precedente tweet di aver affidato ai suoi assistenti il compito di applicare gli effetti di sfondo nel capitolo 399, mentre lui si sarebbe preso un momento di riposo.
Quest’oggi, egli ha cercato di riprendere i suoi strumenti del mestiere in mano per continuare a disegnare le altre nuove pagine, ma è chiaro come un giorno di riposo non abbia potuto portargli poi così tanto giovamento. Ecco cosa dice nel tweet più recente:
Sono riuscito ad andare avanti di un pannello (è riuscito a disegnarlo).
Mi trovo in difficoltà con la mia mano destra (non riesce a metterci forza).
Speriamo che il maestro Togashi possa tornare ad un buono stato di salute e che nel frattempo si prenda un dovuto periodo di riposo; dopotutto, per i fan 10 capitoli di Hunter x Hunter sono sempre meglio che nessun capitolo, e certamente la sofferenza nel lavorare non giova né all’opera, né all’autore stesso.