Il mistero dietro il Boss dell’Organizzazione è uno dei più grandi di tutto Detective Conan e non basta conoscere quello che, almeno in teoria, dovrebbe essere il suo nome per sciogliere la matassa. È vero, ci è stato detto che l’identità del Boss dovrebbe essere Renya Karasuma, tuttavia questo nome crea ancora più dubbi di prima in quanto sappiamo dal volume 30 del manga che il miliardario dovrebbe essere morto oltre quarant’anni prima dell’inizio della storia.
È possibile, dunque, che Renya Karasuma sia stato il fondatore dell’Organizzazione o il suo Boss per un certo periodo di tempo ma che, in seguito alla sua morte, le redini siano passate ad un’altra persona tutt’oggi a noi ignota. L’eventualità che Renya sia ancora vivo c’è, certo, così come la possibilità che abbia bloccato la propria crescita esattamente come Vermouth, tuttavia entrambe sono ipotesi che non possiamo in alcun modo supportare con indizi concreti. In questo articolo dunque prenderemo per buona l’ipotesi che l’attuale, nuovo Boss degli Uomini in Nero sia una seconda persona e non più Renya Karasuma ed esamineremo tutti gli indizi che in Detective Conan ci sono stati dati riguardo “quella persona”.
Il numero di cellulare del Boss, scoperto da Conan durante la saga di Vermouth, è #969#6261 e il suono prodotto da tali numeri sulla tastiera di un cellulare produce le prime note della canzone “I Sette Piccoli Corvi”, canzone per bambini giapponese nella quale all’inizio di diversi versi troviamo la parola “Karasu”, ossia corvo in giapponese, che si ricollega sia alla persona di Renya Karasuma sia allo stemma della sua famiglia, che sappiamo essere un corvo. Questo si incontra con un’altra informazione che possediamo sul Boss, ossia che scoprendo il vero nome dell’Organizzazione si potrebbe risalire facilmente al nome del Boss (o del suo fondatore).
Il prefisso del numero di cellulare è un prefisso di Tottori, quindi “quella persona” risiede o è stata in passato nella prefettura di Tottori. A tal proposito un luogo fondamentale potrebbe essere Kurayoshi, situata proprio nella prefettura di Tottori. Nel sentire il nome di quella città in un caso completamente slegato Ai fa un’espressione molto sospetta e pensa fra sé e sé “Kudo, non dirmi che…” senza però dirci di che tipo di informazioni è al corrente.
Il collegamento fra Kurayoshi e il Boss dell’Organizzazione è suggerito anche da un altro, sottile indizio: il nome della città scritto coi numeri corrispondenti è 9684, numero che preso da solo potrebbe non dirvi niente ma vi ricordo che il nome del farmaco creato da Ai e che ha portato al rimpicciolimento di Conan si chiama APTX-4869, e tale numero al contrario è proprio 9684, ossia la trascrizione numerica di Kurayoshi.
Sappiamo inoltre che sebbene i membri degli Uomini in Nero possiedano tutti nomi in codice di liquori il Boss non ne possiede uno, venendo indicato nel manga semplicemente come “quella persona”. Il suo braccio destro invece ne possiede uno: Rum.
Un’altra informazione molto interessante è che Vermouth è la preferita del Boss, anche se non sappiamo se questo implichi un qualche legame di parentela o di questo tipo. Bourbon (Tooru Amuro) pare essere a conoscenza del legame fra i due e nel capitolo 898 definisce la donna “la… del boss”, come potete vedere nella tavola a seguire.
“Quella persona” è inoltre estremamente prudente al punto che spesso rischia di compromettere delle missioni solo a causa del suo soffermarsi eccessivamente a pensare ai piani. Ha molto timore di Shuichi Akai tanto da averlo indicato come un Silver Bullet, qualcuno che da solo potrebbe rappresentare un’enorme minaccia per l’esistenza stessa dell’Organizzazione.
L’identità del Boss a detta di Gosho dovrebbe essere sorprendente in quanto si tratta di una persona praticamente insospettabile. È inoltre già apparso nella storia prima del volume 30, anche se è in dubbio se questa affermazione sia attribuibile a Renya Karasuma oppure all’ipotetico attuale Boss.
Chi NON è il Boss
Naturalmente gli indizi riguardo il Boss dell’Organizzazione non si limitano a quelli dati all’interno del manga. Nel corso degli anni infatti Gosho Aoyama ha tenuto numerose interviste e sedute di Q&A con domande dei fan (e non) e grazie alle risposte contenute nei vari Super Digest Books possiamo trarre una lista di persone che NON sono il Boss dell’Organizzazione.
Le persone che grazie a Gosho possiamo escludere dalla lista dei sospettati sono le seguenti: il Dottor Agasa, Yusaku Kudo, Conan Edogawa, Ran Mouri, Shiratori Ninzaburo, Sonoko Suzuki, Gosho Aoyama, Genta, Mitsuhiko, Ayumi e Shuji Tsugawa (direttore della Biblioteca di Tokyo).
L’autore ha inoltre dichiarato che Eri Kisaki, madre di Ran, non è coinvolta con gli affari dell’Organizzazione pertanto anche lei è da escludere. Un fan chiese inoltre se fosse possibile che il boss fosse un’Intelligenza Artificiale basata sulla mente di Renya Karasuma, che sappiamo essere deceduto diversi decenni fa. Gosho Aoyama ha però negato questa eventualità.
Sempre in un Q&A è stato inoltre chiesto all’autore se Ai Haibara conoscesse “l’identità del Boss e il nome dell’Organizzazione” e Gosho ha risposto “naturalmente la conosce!”, non sappiamo però se con questa affermazione l’autore si riferisse solamente ad una delle due cose o se invece Ai conosca anche il nome del Boss, che però non dovrebbe aver mai visto in volto. È anche possibile, seguendo il nostro ragionamento, che Ai conosca il nome Renya Karasuma ma non conosca invece il nuovo, attuale Boss degli Uomini in Nero.
Soltanto il tempo ci darà le risposte che vogliamo sapere. Nel frattempo, se volete recuperare le avventure di Conan in cartaceo potete ora farlo grazie alla New Edition proposta da Star Comics.