Quentin Tarantino è uno dei registi più amati dal pubblico, e fin dall’inizio è riuscito a creare un suo stile personale, che è il motivo principale del suo successo. E l‘inizio per Tarantino è stato Le iene.
In principio, il regista aveva pensato di realizzare da sé questo film, aiutato dai suoi amici e dal produttore Lawrence Bender. Ma poi, lo script è arrivato tra le mani di Harvey Keitel che, vedendone il potenziale, è riuscito ad alzare il budget e a trovare attori come Tim Roth e Steve Buscem. E così, nel 1992 nei cinema americani debuttò Le iene, il film che avrebbe dato inizio alla lunga carriera di Tarantino.
Otto rapinatori sono seduti in un diner di Los Angeles e discutono del più e del meno, prima del colpo che sono in procinto di realizzare. Ma le cose vanno male, e nella fuga e Mr.White e Mr.Orange si dirigono nel luogo di incontro prestabilito per vedere Joe. Giunti a destinazione, arriva anche Mr.Pink: insieme, lui e Mr.White ricostruiscono gli eventi che hanno portato al fallimento del colpo
Bene o male, tutti gli elementi che caratterizzeranno il cinema di Tarantino sono presenti ne Le iene: a partire da una cast corale, dove i singoli personaggi riescono a spiccare all’interno della pellicola, con i loro tratti unici. Già nella scena iniziale al diner vediamo questi personaggi interagire con discorsi che non portano a nessuna parte; o meglio, all’apparenza sembrano nonsense, quei tipici dialoghi che capitano nella vita di tutti i giorni ma che in un film troveremmo noiosi. E invece, Tarantino non solo li porta sul grande schermo, ma attraverso questi dialoghi lo spettatore comprende il carattere di ciascun personaggio del film.
Un altro elemento del cinema di Tarantino qui presente è la ricostruzione degli eventi senza un filo cronologico: i protagonisti ricordano ciò che è successo a pezzi, in maniera disordinata. Lo stesso regista salta tra un evento e l’altro in maniera repentina: lo si vede già dall’inizio, quando terminata la scena del diner salta immediatamente alla fuga di Mr.White e Mr.Orange, mostrando solo dopo ciò che è successo.
Le iene è veramente un lungometraggio ben riuscito, che ha un minutaggio perfettamente adeguato (con 99 minuti è ancora il lungometraggio più corto del regista), e che riesce a tenere incollato lo spettatore fino alla fine del film, impaziente di scoprire cosa è successo ai protagonisti.