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The Blues Brothers, il blu-ray del giorno

A fine anni Settanta e nei primi anni Ottanta il cinema conosceva un momento di transizione tra il periodo della “Nuova Hollywood” e l’avvento dei primi blockbuster firmati da Steven Spielberg (Lo Squalo, 1975) e George Lucas (Guerre Stellari, 1977). In mezzo a questa fase, uscirono commedie che puntavano a una comicità diversa da quanto si era visto in precedenza: da una parte, ci furono le produzioni di Zucker-Abrahams-Zucker (L’aereo più pazzo del mondo!, 1980; dall’altra John Landis registrò il suo primo successo con Animal House, del 1978.

Quest’ultimo film è stato fondamentale nella storia del regista, visto che portò agli onori della ribalta John Belushi, che si rivelò essere uno dei migliori attori comici dell’epoca. Nello stesso periodo, Belushi era protagonista insieme a Dan Arkroyd del Saturday Night Live, dove interpretavano Jake ed Elwood Blues: due fratelli cresciuti in un orfanotrofio che diventavano due talenti del blues.

Il successo da una parte di Animal House, e dall’altra dello spettacolo di Belushi e Aykroyd portarono le loro strade a incrociarsi con John Landis per la realizzazione di un film proprio sui due loro personaggi: così nel 1980 uscì The Blues Brothers.

Siamo nella Chicago del 1980. Elwood Blues, a bordo sella sua bluesmobile, va ad accogliere il fratello Jake, appena uscito dal carcere. I due fratelli vanno all’orfanotrofio dove sono cresciuti, e vengono a sapere che la struttura rischia di chiudere se non riesce a pagare 5000 dollari di tasse arretrate. I due fratelli non sanno come poter rimediare, finché recatisi in chiesa, durante la funzione, Jack Blues vede la “luce” e comprende che l’unico modo per reperire la somma è ricreare la Blues Brothers Band per suonare di nuovo insieme.

The Blues Brothers Ray Charles

The Blues Brothers è un film decisamente raro nel suo genere: una commedia musicale che unisce una comicità geniale, un cast stellare e inseguimenti al confine tra l’epico e il grottesco. Il film vede, per l’appunto, la presenza di molte stelle dello musica, diventate delle leggende: James Brown, Cab Calloway, Ray Charles o Aretha Franklin. E a proposito degli inseguimenti, per diversi anni The Blues Brothers ha tenuto il record del maggior numero di macchine distrutte in un film: più di 100.

In conclusione, il film di John Landis merita assolutamente una visione, non solo perché è un cult del suo genere, ma anche per la sua fantastica colonna sonora, che include brani iconici come Evereybody Needs Somebody to Love, Sweet Home Chicago e Think.

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The Blues Brothers

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Alessandro Guarisco

Alessandro Guarisco

Ebbene sì: scrivo da 2 anni per DRCOMMODORE di Tecnologia, Anime e manga Appassionato del mondo Apple, Android e Windows One Piece, One Piece ovunque Profilo Linkedln per scoprire i miei segreti: https://www.linkedin.com/in/alessandro-guarisco-1417321ab/

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