In queste ultime ore Amazon si è trovata ad essere al centro di un dibattito molto acceso sul web, e molte delle parole riservate all’azienda creata da Jeff Bezos non sono in realtà delle più positive: l’azienda infatti ha annunciato nella giornata di ieri un aumento al prezzo della tariffa annuale e mensile di Amazon Prime, attraverso delle comunicazioni inviate per email a coloro iscritti al servizio (incluso anche Prime Student).
Come molti di voi già sapranno, il rincaro porterà l’abbonamento ad una cifra di a 49,90 euro all’anno e 4,99 euro al mese (24,95 euro/anno e 2,49 euro/mese per Prime Student). Ovviamente, alla luce di ciò, l’utenza italiana non sembra essere rimasta particolarmente contenta di questo annuncio. Ci troviamo in una fase economica mondiale molto delicata, e l’ennesimo aumento di un servizio (seppur conveniente) ha fatto storcere il naso a parecchie persone.
Tutta questa situazione però ha portato adesso ad attrarre anche l’attenzione del Codacons, il Coordinamento delle associazioni per la difesa dell’ambiente e la tutela dei diritti di utenti e consumatori, che ha deciso di lanciare un appello al colosso dell’e-commerce digitale.
Il Codacons vuole raddrizzare Amazon
Amazon ha giustificato i nuovi prezzi per ilPrime parlando di un “aumento generale e sostanziale dei costi complessivi dovuti all’inflazione, che incide su costi specifici del servizio Amazon Prime in Italia”. La compagnia dichiara anche che le ragioni “si basano su circostanze esterne, fuori dal nostro controllo“. Tuttavia, il Codacons sembra non approvare in ogni casao questa decisione, e per questo ha voluto rivolgersi all’azienda rilasciando così una dichiarazione.
Attraverso un comunicato, l’associazione nata per proteggere i consumatori si pone in modo totalmente contrario all’aumento del prezzo di Prime, avvenuto tra le altre cose in uno dei momenti più delicati per gli utenti, colpiti già dall’aumento dei costi della vita come nel caso di bollette dell’energia, prezzi al dettaglio e del prezzo del carburante.
” A fronte di un’inflazione dell’8% i costi annuali sono aumentati del 38,6%, oltre quattro volte il tasso di crescita dei prezzi al dettaglio, mentre il costo della tariffa mensile sale del 25%“. Si tratta di “rincari abnormi che pongono gli utenti in una posizione di evidente svantaggio e sui quali la società deve fare dietrofront“.
Codacons ha dunque presentato un’istanza ad Amazon, chiedendo un incontro urgente per poter rivalutare la policy tariffaria, e a collaborare con i consumatori per impedire nuovi aumenti eccessivi degli abbonamenti al servizio Prime. La compagnia non sembra aver ancora risposto alla richiesta di Codancons, dunque non resta che vedere cosa accadrà nei prossimi giorni.