In questi giorni si è parlato molto dell’intervista tenutasi insieme a due dei più importanti autori di manga di stampo shonen e che perdurano da diversi decenni, ovvero Eiichiro Oda (One Piece) e Gosho Aoyama (Detective Conan). In essa si sono presentati numerosi spunti interessanti sull’operato di entrambi i mangaka, i quali vanno anche a dialogare tra loro e a ricordare in che modo le cose siano cambiate molto rispetto a un tempo, quando le loro opere si trovarono a incominciare la loro serializzazione.
In alcuni articoli precedenti abbiamo dato spazio a diverse informazioni e dettagli più rilevanti trapelati nell’intervista, specialmente per quanto riguarda le dichiarazioni di Eiichiro Oda. Egli ha parlato del perché non sia incline nell’inserire temi romantici in One Piece, di cosa ne pensa di Luffy e da cosa ha tratto ispirazione per creare la nuovissima forma ottenuta solo nei capitoli più recenti.
Un ulteriore particolare interessante proveniente dalle parole di Eiichiro Oda si evince nella parte in cui sia lui che Gosho Aoyama parlano di cosa potrebbero fare in futuro, magari una volta concluse due opere mastodontiche come Detective Conan e One Piece.
Eiichiro Oda e il futuro dopo One Piece
La conversazione sulle possibili opere future è partita alla domanda dell’intervistatore che chiedeva cosa farebbero Gosho Aoyama e Eiichiro Oda se potessero lasciare la loro attuale posizione e disegnare qualunque cosa essi desiderino.
Entrambi gli autori sembrano avere ancora molte cose da voler disegnare nelle loro rispettive serie, e questa potrebbe essere una delle cause che li porterebbe a non scegliere di creare altre opere nuove.
Aoyama: “Voglio disegnare un “Viaggio in Occidente” sotto forma di storia di combattimenti. Ho sempre amato Goku, è il personaggio più forte di sempre, vero?”
Oda: “Sarebbe bello rispondere “una serie sul mistero” a questa domanda, hahahaha. Però non riuscirei mai a farla, non ho il cervello giusto.”
Oda: Ho già disegnato tutto ciò che volevo disegnare. In futuro ero intenzionato a disegnare dei robot, ma alla fine l’ho già fatto nella serie. Ogni cosa che ho sempre voluto disegnare è già presente in One Piece, quindi se mi venisse chiesto di disegnare ancora qualcosa, disegnerei One Piece un’altra volta.
Aoyama: ahhh, è fantastico. Se mi venisse domandato di disegnare un altro Detective Conan… Non saprei… Hahaha, anche io però ho tante altre cose che vorrei disegnare nella serie, quindi potrei fare questo.
Insomma, non sembra che Eiichiro Oda sia intenzionato a voltare pagina con qualche nuova creazione per adesso, e probabilmente ciò varrà anche dopo la conclusione di One Piece. L’autore si ritiene soddisfatto dei risultati raggiunti sinora, e in una sezione diversa sempre in quest’intervista ha affermato come lui voglia divertirsi creando la storia, non curandosi troppo delle critiche che ne potrebbero conseguire, dimostrando così di non avere necessità di partire da zero con un’altra opera per poter disegnare ciò che desidera.
In ogni caso, vedendo come ci vorranno ancora degli anni per vedere un finale vero e proprio di One Piece, non è detto che questo suo pensiero rimarrà uguale anche in futuro, una volta concluso questo lungo viaggio.