Ieri sera si è tenuta l’anteprima del nuovo film Marvel: Black Panther, ultimo lungometraggio Stand Alone prima del mega Cross Over che tutti gli appassionati del genere stanno aspettando: Avengers: Infinity war. Dopo una lunga campagna, partita esattamente dieci anni fa con Iron man, il pubblico è stato preparato con una serie di quasi 20 film allo scontro finale con Thanos. Durante questi anni ne abbiamo viste di tutti i colori, dai primi incontri tra supereroi nei vari film dedicati ai singoli, a veri e propri “lavori di gruppo”, quasi da farci dimenticare la sensazione di andare a vedere un film dedicato ad un supereroe tutto nuovo. Questo è uno dei primi punti forti di Black Panther: far ricordare al pubblico cosa vuol dire andare a vedere al cinema un film di origini (lo abbiamo già visto in Civil War già con tuta e tutto, ma fidatevi di noi) originale e che convinca tutti sulle qualità del personaggio.
Gli avvenimenti narrati nella pellicola vengono collocati a neanche un mese da quelli di Civil War. In seguito alla morte del padre, T’Challa (Chadwick Boseman) il nuovo re del Wakanda, dovrà fare affidamento a tutte le sue forze e a tutti gli alleati per mantenere la pace nel suo regno e nel mondo intero da una nuova minaccia. Minaccia che ha il volto di Killmonger (Michael B. Jordan), che è deciso a tutti i costi a detronizzare il neo re.
Nonostante, come dicevamo prima, si tratti di un film di origini, la storia viene collocata perfettamente nella Story Line del MCU. La sceneggiatura dello stesso regista Ryan Coogler con Joe Robert Cole, senza grosse pretese, risulta affrontabile da chiunque voglia approcciarsi al personaggio senza conoscere tutti i trascorsi della casa delle meraviglie al cinema. Un altro punto forte di questa sceneggiatura è lo spazio che riesce a dare ad una vasta gamma di personaggi, rendendo unico questo prodotto come Stand Alone corale. Oltre a questo è sorprendente come venga caratterizzano un Villain con dei fattori sentimentali che aiutano il pubblico a captare le ragioni del suo antagonismo verso il nostro eroe.
Black Panther è l’esempio di come gli ideali e le emozioni di due opere diverse come “Il re leone” e “La 36a camera dello Shaolin” possano essere usate come ispirazione per creare un Cine Fumetto tutto nuovo e originale, che lascia il pubblico senza dubbi sulla qualità di ciò che ha visto. Un film nato per meravigliare gli occhi col fattore Wakanda e per appagare la fame di belle storie con il fattore “fa’ la cosa giusta”, qual’è la cosa giusta? Anche il buon Spike Lee sarebbe d’accordo…andata a vedere Black Panther!
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