Dopo anni di intenso sviluppo è finalmente arrivata Skyrim Together Reborn, la mod che permette di giocare nella provincia di Tamriel con fino a 30 amici. Il sogno di molti fan è oggi una realtà, e con il tempo potrà solo migliorare.
Ci avevano provato in molti a inserire il multigiocatore nel GDR più famoso di Bethesda, ma ogni tentativo aveva fallito nel catturare l’essenza di una buona esperienza co-op. O nel funzionare. Grazie all’appassionato lavoro del Together Team, dallo scorso weekend è finalmente possibile correre assieme, combattere gli stessi nemici, completare quest, tutto nell’accattivante —se un po’ anzianotto— mondo di Skyrim.
Nel giro di un weekend la mod ha superato i 50’000 download, dimostrando che Skyrim ha ancora qualcosa da dare anche a distanza di 11 anni dalla prima release. A patto di farsi un viaggetto sul Nexus, naturalmente.
Come funziona Skyrim Together Reborn?
Sembra troppo bello per essere vero, ma l’esperienza è godibile, anche se non è totalmente scevra dai glitch a cui i fan Bathesda sono ormai sotto sotto affezionati. Ci si può sedere tutti storti sui troni, rubare i rotoli alla cannella, iniziare una build guerriero e finire con arco e frecce, tutto accompagnati dai propri amici che fanno casino in giro.
Il numero consigliato è 2-8 giocatori, ma alcuni stress test hanno dimostrato che si può arrivare a più di 30 player nella stessa sessione. Superare il numero consigliato non assicura la stabilità della partita, ma se il vostro party è dotato di postazioni particolarmente potenti si può fare.
Ogni sessione ha un host, che può invitare gli ospiti tramite un pannello apposito. Sarà l’host a parlare con gli NPC per iniziare le quest e a raccogliere gli oggetti chiave per progredire nelle missioni, ma tutto il resto viene lasciato a discrezione dei giocatori. È possibile assemblare un piccolo battaglione con prima linea di scudi e arcieri nelle retrovie, impersonare una banda di tagliagole, e perché no, anche fare del PvP — che al momento ha delle hitbox piuttosto confuse, ma tempo al tempo.
Sì perché la parte migliore di Skyrim Together Reborn è che gli sviluppatori —dopo anni di accesso esclusivo tramite Patreon— hanno reso open source il codice della mod, aprendolo a ulteriori modifiche. Prendendosi il meritato riposo dopo il quale hanno in mente di dedicarsi ad altri progetti, i ragazzi del Team Together hanno incoraggiato la community ad espandere il progetto, aggiungendo funzionalità, supporto per altre mod, e chi più ne ha più ne metta.
“Rimarremo qui per guidare nuovi developer, revisionare codici, e occasionalmente implementare features e fix. Per ora però, abbiamo bisogno di una pausa. Dopo aver lavorato al progetto per un anno e mezzo senza tregua, andremo in hiatus per qualche settimana. La community ha tutti gli strumenti per installare e usare Skyrim Together Reborn. Siamo emozionati all’idea di vedere cosa la community ci farà!”
Team Together
Al momento alcune mod funzionano, mentre altre no. L’unico modo per capire se la sincronizzazione terrà o meno è provare. Ma codice open source alla mano, l’eventuale mancanza può essere corretta. Insomma, basta lasciar fare alla community di Skyrim quello che meglio sa fare: creare contenuti al posto di Bethesda.
Dove trovare la mod
Ovviamente il modo più semplice è dirigersi sulla pagina di NexusMods, e per chi non ha mai provato l’ebbrezza di aggiungere trecento mod a Skyrim per poi chiedersi qual è quella che lo fa crashare, il Team Together ha girato un video tutorial che chiarisce ogni dubbio.
C’è anche della documentazione per guidare gli utenti nel troubleshooting e nella creazione di un server, in modo da essere davvero pronti a giocare assieme.
Gli utenti che già l’hanno provata avvisano che occorrerà sopportare qualche difetto, come d’altronde accade già in Skyrim singleplayer. Una buona raccolta delle loro impressioni si può trovare sotto questo post di Reddit.
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