Prima di Frozen, Disney nella sua storia ha conosciuto molti alti e bassi per quanto riguarda il successo delle sue produzioni. A partire da La Sirenetta (1989),
Le cose però hanno iniziato a cambiare con Rapunzel – L’intreccio della torre (2010), il primo film animato in CGI di successo della Disney, con i suoi 591 milioni di dollari di incassi Il 50° Classico Disney è stata una svolta per la major, che da allora ha abbandonato la tecnica tradizionale per i suoi film animati e ha abbracciato la CGI. Finché non solo è arrivato l’Oscar al Miglior film d’animazione, ma anche un incasso di 1,29 miliardi di dollari con Frozen – Il regno di ghiaccio.
Anna ed Elsa sono sorelle ed eredi del regno di Arendelle. Elsa, in particolare, fin dalla nascita ha dei poteri straordinari legati al ghiaccio. La loro infanzia felice viene interrotta proprio dai poteri di Elsa, che feriscono gravemente la piccola Anna. I loro genitori la portano dai troll per chiedere loro aiuto: come soluzione, si decide di cancellare i ricordi ad Anna dei poteri di Elsa, compresi quelli della loro infanzia felice. La separazione forzata e la perdita dei loro genitori rompe il rapporto tra le due sorelle, finché nel giorno dell’incoronazione, i poteri di Elsa si scatenano ad Arendelle.
Il fenomeno “Frozen” è difficile da descrivere, anche se sono due i principali elementi che hanno conquistato il pubblico: il primo è sicuramente la colonna sonora. Le canzoni di Frozen, infatti, sono riuscite a raggiungere visualizzazioni da record su YouTube, soprattutto le due canzoni Facciamo un pupazzo insieme? e All’alba sorgerò (Let it go), quest’ultima vincitrice del premio Oscar come miglior canzone.
Il secondo fattore è il rapporto tra le due sorelle, Anna ed Elsa, e in generale, il fatto di avere bene due ragazze “forti” come protagoniste del film. Non era una novità in casa Disney la presenza di una protagonista femminile “forte” (vedasi Mulan, del 1998 o i già citato Rapunzel); ma per diversi motivi, questa presenza ha inciso di più sul pubblico che i precedenti film. Tanto che, curiosamente, Frozen ha superato il miliardo di dollari anche grazie agli incassi registrati in Giappone, diventando il maggior successo del 2014 nel Sol Levante.
Insomma, di per sé Frozen non è un film rivoluzionario: ma è stato comunque una ventata d’aria “fresca” in casa Disney, sia per il pubblico sia per la stessa major, che ha potuto risollevarsi definitivamente dopo un decennio di crisi per i suoi film d’animazione, rilanciando i Disney Animation Studios.
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