Bill Gates, co-fondatore di Microsoft e 4° persona più ricca al mondo, è totalmente deluso dal mercato degli NFT. Questo suo parere, espresso con poche ma significanti parole, è emerso durante un’intervista al TechCrunch Session: Climate 2022, l’evento organizzato da TechCrunch, nota testata americana attiva nel settore della tecnologia e dell’economia, per sensibilizzare l’utenza sul fenomeno del cambiamento climatico.
Bill Gates VS NFT
Durante l’evento, Bill Gates è stato chiamato a discutere del suo ultimo libro “Clima: come evitare un disastro, le soluzioni di oggi, le sfide di domani”. Ad un certo punto, però, il colloquio si è spostato su altri temi, ossia gli NFT.
Qui, il magnate statunitense ha immediatamente sentenziato che “il mercato dei Non Fungible Token (NFT) è basato al 100% sulla teoria della persona più stupida”. Questa teoria, già formulata alla fine del secolo scorso, sostiene che, durante i periodi di bolla speculativa, gli agenti di mercato tendano ad acquistare assets supervalutati con il solo fine di rivenderli successivamente, secondo l’idea che è sempre possibile trovare una persona che sia disposta a pagare un prezzo più alto per quel bene (questi non è altri che il “greater fool”).
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Secondo il co-fondatore di Microsoft, quindi chi investe in NFT può ottenere un guadagno solo trovando qualcuno che è più stupido di lui, in quanto è disposto a investire una maggiore quantità di soldi, nella speranza di trarre successivamente un vantaggio economico vendendolo a sua volta.
La critica contro lo Bored Ape Yacht Club
Bill Gates ha anche criticato il collettivo Bored Ape Yacht Club, autore dei famosi NFT che contengono immagini di scimmie, affermando in tono sarcastico che “le costose immagini delle scimmie ovviamente miglioreranno il mondo”. Infine, il magnate ha anche aggiunto che lui sarebbe più propenso ad investire in attività che realizzano prodotti concreti, piuttosto che in criptovalute e in NFT.
Queste dure parole arrivano nel momento più critico del mercato delle criptovalute: in pochi mesi sono fallite le criptovalute “Luna” e “Terra USD”, mentre il valore di Bitcoin si è ridotto a 12.000 dollari ad unità (contro gli oltre 60.000 di novembre 2021).
Fonti: TechCrunch, il Corriere della Sera