Con la nona puntata di Kaguya-sama: Love is War – Ultra Romantic siamo entrati nel vivo dell’arco del festival culturale e con la decima siamo arrivati alla conclusione della prima giornata dell’evento.
Nello scorso episodio abbiamo visto l’accidentale confessione di Ishigami a Tsubame, la diva del terzo anno, con Shirogane impotente e costretto a riporre tutta la sua fiducia nel tesoriere del consiglio studentesco anche per il successo della sua relazione con Kaguya.
Essendo arrivati al punto cruciale degli intrecci amorosi, nonostante nelle scorse puntate ci venisse riconfermato di come fosse un’abitudine consolidata per Kaguya-sama: Love is War – Ultra Romantic rimaneggiare l’ordine dei capitoli per renderli più affini al media dell’animazione, in questi ultimi episodi si è tornati ad uno stile più classico e lineare di narrazione. I capitoli adattati, difatti sono il 129, il 130 ed il 131, rispettivamente intitolati Miyuki Shirogane vuole ricevere una confessione (parte 4), Tsubame Koyasu vuole rifiutarlo e Miyuki Shirogane vuole ricevere una confessione (parte 5).
Questa puntata seguirà la falsa riga delle scorse, ovvero un focus primario sui personaggi principali dell’opera di Aka Akasaka ed in particolar modo su Miyuki Shirogane, Kaguya Shinomiya e Yuu Ishigami in vista delle ultime due puntate che andranno a chiudere questa terza stagione.
L’arte dei palloncini
Nella scorsa puntata di Kaguya-sama: Love is War – Ultra Romantic abbiamo visto la conclusione della prima giornata del festival culturale con la “confessione” di Ishigami, mentre invece la seconda si apre con Kaguya che, leggendo l’articolo di giornale scritto da Erika e Karen, si accorge della dichiarazione del presidente Shirogane nella quale sostiene che “concluderà le questioni da uomo”.
Persa nelle sue paranoie su una possibile dichiarazione da parte del proprio amato, la vicepresidentessa rinsavisce grazie ad un altro articolo nel quale si fa menzione ad un misterioso furto di palloncini a forma di cuore avvenuto durante la notte.
Contemporaneamente, in un’altra aula dell’istituto, Kashiwagi, Tsubasa e Chika stanno discutendo dello strano caso del ladro di palloncini con quest’ultima che, gasata all’idea di poter acciuffare il fantomatico criminale, si mette infantilmente alla ricerca di indizi e prove per trovare il colpevole.
Nella stessa classe vi è anche il presidente Shirogane che, alla domanda da parte di Kashiwagi se fosse d’accordo nel far lasciare la postazione ad un’organizzatrice come Fujiwara, afferma che ciò non sarà un problema e che non ci sarebbe gusto nell’avere un festival poco eccitante.
Poco dopo, vediamo Kaguya intenta a sbirciare all’interno dell’aula del presidente nel tentativo di trovare l’attimo ideale in cui sedersi al suo stesso tavolo.
Dopo un siparietto tutto in famiglia tra Maki e la vicepresidentessa del consiglio studentesco, Kashiwagi capisce le intenzioni della sua amica e le da la spintarella necessaria a scrollarsi di dosso il suo orgoglio e ad avvicinarsi a Shirogane che, nel frattempo, si è liberato del suo cliente precedente.
Una volta essersi messa comoda, Shirogane le domanda quale tipo di palloncino tra quelli illustrati nel libro “L’arte dei palloncini” desiderasse.
Presa dalla foga, Kaguya è quasi in procinto di chiedergli un cuore ma, resasi conto che ciò sarebbe stato un chiaro segnale del proprio amore, rinsavisce e cerca di essere lei stessa ad indirizzare Miyuki in maniera indiretta verso la produzione di tale palloncino, così che la “confessione” provenisse da lui invece che da sè stessa.
Sempre con le migliori intenzioni, Kashiwagi suggerisce al presidente di fabbricarlo a forma di cuore e quest’ultimo senza farsi troppe domande provvede alla realizzazione di esso.
Kaguya crede di essere riuscita a fregare Miyuki quando si accorge, suo malgrado, che il prezzo per la produzione di un palloncino a forma di cuore sia lo scambio di un altro oggetto a forma di cuore da parte del ricevente.
Troppo timida e imbarazzata nel compiere tale gesto, la rampolla di casa Shinomiya tenta di sviare offrendo dei soldi al proprio amato, portando così tutto questo teatrino ad un ennesimo nulla di fatto.
Il confronto tra Kaguya e Tsubame
La parte centrale di questa undicesima puntata di Kaguya-sama: Love is War – Ultra Romantic vede come protagonista Koyasu Tsubame, la diva del terzo anno, la quale nella scorsa puntata ha ricevuto una confessione involontaria da parte del tesoriere Ishigami di fronte ad una moltitudine di persone.
Dopo essere scappata da quella situazione, vediamo Tsubame ignorare per tutto l’inizio della seconda giornata di festival culturale il povero Ishigami, che ancora non si è reso conto di essersi dichiarato.
Al contempo, Kaguya è a sua volta scappata dall’aula dove il presidente Shirogane ed i suoi compagni di classe stavano vendendo i palloncini. Mentre la vicepresidentessa girovaga per l’istituto in cerca di risposte sul da farsi, si imbatte nella stessa Tsubame che si è rannicchiata in un angolo nascosto della scuola.
Le due iniziano una conversazione per loro atipica, dove la diva del terzo anno chiede a Kaguya in che maniera lei rifiuti delle dichiarazioni non corrisposte.
La “Madonna del terzo anno”, come il titolo suggerisce, è consapevole della sua condizione ed in parecchie occasioni si è ritrovata a rifiutare i suoi spasimanti nel corso della propria carriera accademica; la dichiarazione di Ishigami, tuttavia, è stata la prima sincera e fatta con il cuore che la ragazza abbia mai ricevuto e quindi non sa come approcciarcisi.
Alla domanda da parte di Kaguya se l’accettazione della dichiarazione fosse o meno un’opzione, Tsubame risponde che qualora dovesse uscire con lui se ne innamorerebbe, ma ciò le distoglierebbe l’attenzione dai suoi obiettivi principali.
Shinomiya, certa che sia impossibile che Ishigami abbia trovato miracolosamente tutto il coraggio necessario per dichiararsi così velocemente, si auto-convince che l’individuo in questione debba essere un altro ragazzo e, determinata a dare man forte al proprio kouhai, suggerisce a Tsubame di rifiutare il suo spasimante categoricamente, dandogli del maiale che non deve osare posare i propri occhi su di lei.
La diva del terzo anno si tranquillizza grazie alle parole di Kaguya e le domanda, tuttavia, se non le dispiaccia andare a consolare il povero ragazzo una volta che verrà rifiutato.
Kaguya si rende quindi conto il ragazzo in questione sia proprio Ishigami e che tutto il suo discorso precedente abbia addirittura ridotto le sue possibilità di successo già molto risicate in principio.
In preda al senso di colpa e incapace di formulare un’ argomentazione opposta altrettanto convincente, l’unica cosa che riesce a fare è convincere Tsubame a non rifiutarlo immediatamente e di prendersi con calma il proprio tempo per valutare bene il da farsi.
L’appuntamento tra Miyuki e Kaguya
La parte conclusiva di questa undicesima puntata di Kaguya-sama: Love is War – Ultra Romantic inizia con Miyuki che, risoluto come non mai, è pronto a dare inizio alla propria ultima offensiva per ricevere la tanto agognata dichiarazione da parte della sua amata.
Kaguya, di ritorno dalla sua estenuante chiacchierata con Tsubame, si lamenta tra sè e sè di non essere stata in grado di passare più tempo con il presidente che, guardacaso, la incontra nei corridoi pochi secondi dopo e, con sua immensa sorpresa, la invita a fare un giro dell’istituto.
Questo è a tutti gli effetti il loro primo appuntamento, seppur non siano ancora una coppia e non si siano ancora dichiarati.
Kaguya risulta evidentemente imbarazzata nel camminare fianco a fianco con Shirogane mentre quest’ultimo non sembra dare molto peso alla cosa e mantiene la sua aria pacata e distaccata.
Stizzita dalla cosa, la ragazza lo invita ad entrare nello stand del palazzo delle streghe all’interno del quale la presidentessa del club dell’occulto si diletta nella divinazione.
Il piano, tuttavia, le si ritorce contro ed infatti è proprio la stessa Kaguya a rimaner ancor di più imbarazzata dopo la lettura del proprio futuro.
Difatti, secondo quanto predetto nella divinazione, il loro giorno del destino è il 21 Dicembre che, guarda caso, corrisponde esattamente alla data odierna, ovvero il secondo e ultimo giorno del festival culturale.
Una volta conclusasi la divinazione, Kaguya e Miyuki riprendono il giro dell’istituto. Come abbiamo avuto modo di vedere nel corso delle scorse stagione, ogniqualvolta i due sono ad un passo dall’avere un attimo intimo e romantico, c’è sempre qualcuno dietro l’angolo pronto ad interromperli involontariamente.
Questa volta, tuttavia, tutte le altre mine vaganti sono impegnate nelle loro faccende, senza avere quindi la possibilità di intromettersi nel loro rapporto.
Kaguya non poteva chiedere di meglio come primo vero appuntamento con la persona che ama.
Dopo aver visitato per parecchie ore le attività del festival, i due ritornano all’interno dell’aula del consiglio studentesco dove tutto ebbe inizio.
Miyuki, di punto in bianco, si fa tutto serio e afferma di avere una cosa molto importante da dire alla ragazza.
Ciò che il presidente del consiglio ha intenzione di dire, tuttavia, non è la dichiarazione dei propri sentimenti come vorrebbe Kaguya.
Egli infatti per la prima volta la informa che ha accettatto la borsa di studio a Stanford e che di conseguenza non ci sarà un terzo anno per il corpo del consiglio studentesco così come lo conosciamo ora, lasciando la vicepresidentessa esterrefatta.
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