Con l’ottava e la nona puntata di Kaguya-sama: Love is War – Ultra Romantic siamo ufficialmente entrati nel vivo dell’arco narrativo del festival culturale dopo qualche paio di settimane di build-up preparatorio.
Se, difatti, negli scorsi episodi abbiamo potuto vedere il progresso e l’evoluzione delle relazioni romantiche, da adesso in poi ne vedremo la maturazione e gli esiti.
Se nelle scorse puntate ci veniva riconfermato di come fosse un’abitudine consolidata per Kaguya-sama: Love is War – Ultra Romantic rimaneggiare l’ordine dei capitoli per renderli più affini al media dell’animazione, in questo episodio si torna ad uno stile più classico di narrazione. I capitoli adattati, difatti sono il 125, il 126 ed il 127, rispettivamente intitolati Kozue Makihara vuole giocare, Chika Fujiwara vuole mettere le cose in chiaro e il festival culturale di Miyuki Shirogane.
Il focus, come nella scorsa puntata, resta fisso sui personaggi principali, ovvero i membri del consiglio studentesco. Le storyline dei personaggi secondari, tuttavia, non vengono ignorate ed, anzi, iniziano a prendere forma sin dal principio di quest’arco narrativo
La casa degli orrori
Nella scorsa puntata di Kaguya-sama: Love is War – Ultra Romantic abbiamo visto Yuu Ishigami raccogliere tutto il proprio coraggio per invitare Koyasu Tsubame a fare un giretto del festival culturale, approfittando della passione della ragazza per l’horror nel proporle di visitare il progetto della sua classe, la casa degli orrori.
Loro due, tuttavia, non sono gli unici ragazzi di nostra conoscenza che hanno interesse nei confronti del progetto. Kashiwagi e Nagisa, difatti, obbligano Maki ad accompagnarli e quest’ultima, terrorizzata all’idea di entrare nel percorso infestato, costringe a sua volta Kaguya a farle da spalla.
I quattro si accingono ad entrare nella casa e in poco tempo vengono esortati da Osaragi a rinchiudersi in un armadietto, bendati e muniti di cuffie per le orecchie.
Come abbiamo avuto modo di vedere in un flashback, la tabella di marcia della classe dei primini andava troppo a rilento e sotto il consiglio di Ishigami hanno optato per tagliare una parte di percorso ed implementare nel progetto un’esperienza audio in 3D basata sui suoni bineurali.
Approvata la proposta del tesoriere, i membri della classe si rendono conto che le apparecchiature per sviluppare tale iniziativa sarebbero troppo costose e potenzialmente irreperibili. L’unica opzione per proseguire su questa strada è quindi quella di legare su una sedia la povera Miko e obbligarla a fare da cavia, per l’appunto con occhi bendati e auricolari nelle orecchie.
Il membro del comitato disciplinare è quindi forzata a sopportare tutte le torture sensoriali a cui le sue compagne la sottopongono; solo l’arrivo della sua idolatrata senpai Fujiwara le è di aiuto nel sopportare il processo fino alla fine.
Al contempo, in un continuo susseguirsi di flash-back/flash-forward, vediamo l’esperienza traumatica di Maki e di Kaguya che sono troppo fifone per sopportare tutte quelle terrificanti percezioni sensoriali e sono obbligate a farsi forza l’un l’altra.
Finita finalmente la tortura per le due rampolle della famiglia Shinomiya, vediamo al contrario la coppia di piccioncini Nagisa-Kashiwagi intenta a limonare nell’armadietto dopo aver totalmente ignorato il fatto di essere all’interno di una casa degli orrori.
Una volta conclusosi il percorso del quartetto, tocca ad Ishigami e Tsubame entrare nella dimora infestata. Il tesoriere sperava che, a causa della paura, sarebbe riuscito ad avvicinarsi ancor di più alla sua amata sia emotivamente che fisicamente.
Sfortunatamente per lui, appena è il loro turno vengono separati da Miko che, in quanto membro del comitato della morale pubblica, ha posto il veto sul poter fare la stessa coda a membri di sesso opposto, rompendo le uova nel paniere al povero tesoriere.
Il fascino di Miyuki Shirogane e la gelosia di Kaguya Shinomiya
La parte centrale di questo decimo episodio di Kaguya-sama: Love is War – Ultra Romantic ha inizio con la segretaria Fujiwara che introduce nell’aula del consiglio studentesco la sua sorellina Moeha, a sua volta vicepresidentessa di quello delle scuole medie.
Dopo essersi guardata un po’ attorno, la sorellina di Chika si siede sulla poltrona in cui di solito troviamo il presidente Miyuki Shirogane, rivelando alla sua sorellona di avere una cotta per lui.
Moeha, d’altronde, è una delle migliori amiche di Kei, la sorellina del presidente, e ha avuto modo di ammirarlo quando si è presentato al festival studentesco delle scuole medie, rimanendone ammaliata.
Chika, memore di tutti i sacrifici fatti per rendere Miyuki una persona meno inetta, cerca di dissuadere la propria sorellina elencando una serie di difetti che, tuttavia, il ragazzo è riuscito a migliorare anche grazie al suo aiuto nel corso degli scorsi mesi.
Di punto in bianco entra nell’aula anche Shirogane stesso, al quale Moeha si introduce in maniera molto timida e reverenziale. Chika prende la palla al balzo per tirare acqua al suo mulino e cerca di mettere alla prova il presidente, esortandolo a fare uno spettacolo da giocoliere.
Paradossalmente Miyuki si rivela essere bravissimo nel far roteare gli oggetti, aumentando ancora di più l’ammirazione che la piccola Fujiwara prova nei suoi confronti.
Sconfitta su tutti i fronti, Chika accompagna di forza Shirogane fuori dall’aula del consiglio studentesco, lasciano Moeha da sola all’interno.
La ragazzina, ancor di più ammaliata dal presidente, ha tuttavia realizzato nella solitudine di essersi scordata di donagli il proprio ciondolo a forma di cuore. Come abbiamo visto nelle scorse puntate, tale ciondolo avrebbe il “potere” di unire le persone che se lo scambiano per sempre.
Nella stessa maniera in cui era apparso Miyuki di soppiatto questa volta entra Kaguya, la quale ha sentito i pensieri a voce alta di Moeha ed è pronta a schiacciarla in quanto potenziale ostacolo nell’amore tra lei ed il presidente.
In maniera velata la rampolla di casa Shinomiya tenta a sua volta di dissuadere la ragazzina, sostenendo che sia troppo giovane per pensare alle relazioni amorose e che non sia abbastanza matura (soprattutto psicologicamente) per poter ambire ad una persona come Shirogane.
Dopo aver chiesto a Moeha cosa gli piacesse così tanto del presidente, tuttavia, la maschera di ferro di Kaguya si sgretola a terra nel rendersi conto che gli aspetti elencati dalla sorella di Chika sono esattamente gli stessi che lei adora di Miyuki.
Per la prima volta nella sua vita, Kaguya prova cosa significhi la gioia di parlare apertamente della propria cotta con un’altra persona che la capisce.
Ishigami fa il grande passo
La parte conclusiva di questa decima puntata di Kaguya-sama: Love is War – Ultra Romantic comincia riportando il focus su Ishigami e Tsubame. Il ragazzo, deluso per non essere riuscito ad avvicinarsi intimamente alla sua amata durante la casa degli orrori, si è già arreso all’idea di dover tornare alla postazione di lavoro con la coda tra le gambe.
La diva del terzo anno tuttavia ricambia il favore del tesoriere e lo invita a fare un giro all’interno della propria classe, dove apparentemente è stata allestita una sala giochi di stampo tradizionale.
Tsubame si sbalordisce nel vedere la presenza biscotto a forma di cuore che è stato realizzato un po’ per caso dai membri della classe e messo di conseguenza come uno dei potenziali premi del tiro a segno.
Come ci viene ripetutamente ricordato, ogni oggetto a forma di cuore ha un “potere speciale” se utilizzato durante il festival culturale della Shuuchin ed infatti Tsubame stessa sostiene che la ragazza che lo otterrà sarà molto fortunata.
Percependo l’interesse della ragazza per tale biscotto, Ishigami non ci pensa due volte e fa subito centro nel tiro al bersaglio.
Ishigami senza pensarci su due volte ritira il biscotto gigante a forma di cuore come premio e lo regala immediatamente a Tsubame. Egli, tuttavia, è uno dei pochissimi individui a non essere al corrente della leggenda degli oggetti a forma di cuore e ha preso il biscotto semplicemente perchè sembrava, senza secondi fini, che alla ragazza interessasse.
Agli occhi di tutti gli altri presenti nell’aula però quella era una dichiarazione d’amore in piena regola e per giunta in pubblico, un’atto che nella cultura giapponese è quasi inconcepibile dato che trovare il coraggio per confessarsi è già un compito arduo in una situazione più appartata, figurarsi davanti a decine e decine di persone.
La diva del terzo anno, nonostante sia ben consapevole di avere un fascino molto particolare (dato anche dal titolo, appunto, di diva), rimane a sua volta imbarazzata per il gesto di Ishigami davanti a così tante persone.
Tsubame quindi accetta il biscotto, sostenendo di esserne molto felice, ma si dilegua immediatamente dall’aula chiedendo al tesoriere un po’ di tempo per pensarci su.
Miyuki e Chika hanno potuto fare da spettatori alla scena dell’involontaria confessione di Ishigami, ma l’esito finale preoccupa il presidente.
D’altronde se la confessione del tesoriere dovesse finire con un nulla di fatto, si creerebbe un clima di tensione che andrebbe a danneggiare anche le sue possibilità di confessarsi a Kaguya, oppure le eventualità in cui sia Shinomiya stessa a farlo nei suoi confronti.
Di conseguenza Shirogane ha assoluta premura di far si che il rapporto tra Ishigami e Tsubame vada in porto per salvaguardare le sue stesse chance di successo con Kaguya.
Come sostiene Fujiwara, tuttavia, Ishigami non ha la benchè minima possibilità di avere successo con una sua senpai di 2 anni più grande e che, per giunta, è considerata una delle 4 ragazze più belle di tutta la scuola; è proprio fuori dalla sua portata.
Dopo aver fatto un elenco dei lati negativi e di quelli positivi del tesoriere, per fare una stima approssimativa di quante siano le sue possibilità con Tsubame, il presidente e la segretaria non possono che convenire sul fatto che l’unica luce in fondo al tunnel sia che la diva del terzo anno valuti Ishigami in base ai suoi lati positivi invece che per quelli negativi.
Con Miyuki che, di nascosto dietro ad una colonna del corridoio, ripone tutta la propria fiducia nella confessione di Ishigami, sostenendo che se dovesse crollare lui allora crollerebbero entrambi, cala il tramonto sulla prima giornata del festival culturale in maniera agrodolce.