TIM, azienda di telecomunicazioni, Open Fiber, fornitore di infrastrutture di rete, e Cassa Depositi e Prestiti (CDP), istituzione finanziaria controllata per la maggior parte dal Ministero dell’economia e delle finanze e anche dalle fondazioni bancarie italiane, hanno unito le forze, sotto gli occhi finanziari dei fondi di Macquire Asset Management e Kohlberg Kravis Roberts (KKR), per siglare il cosiddetto Memorandum of Understanding e dare vita alla rete unica in Italia.
Il MoU è un documento non vincolante, con l’obiettivo di andare a fondare un solo operatore di telecomunicazioni, opportunamente controllato da CDP e sostenuto dai due fondi sopracitati, il quale permetta, finalmente, una diffusione ed una maggiore efficienza delle VHCN, ovvero le Very High Capacity Networks, infrastrutture di reti che permettono di avere una velocità molto alta in download, in un rapporto Mbit/s, tanto da raggiungere il Gbit/s.
Come realizzeranno questa “rete unica”?
La realizzazione di una rete unica è molto complicata, date le innumerevoli linee presenti nel nostro Paese e le diversissime risorse con cui queste ultime offrono ai propri clienti la possibilità di connettersi e rimanere connessi e lo scopo finale di questo accordo è, appunto, creare una rete unica in fibra ottica che possa coprire l’Italia intera.
L’azienda di telecomunicazioni italiana, all’interno del comunicato ufficiale, dichiara: “Le Parti hanno condiviso che l’Operazione possa articolarsi mediante la separazione delle attività infrastrutturali di rete fissa da quelle commerciali di TIM […] e l’integrazione delle prime con la rete controllata da Open Fiber con modalità da definirsi. Ad esito di tale Operazione TIM, sul mercato italiano, potrà focalizzare in via prioritaria le proprie attività nei servizi di telecomunicazione e trasmissione di dati. Il Progetto sarà perseguito dalle Parti nel rispetto dei vincoli regolatori inerenti le attività infrastrutturali, dei processi autorizzativi interni e degli interessi dei rispettivi azionisti, investitori e stakeholder, nonché in piena, trasparente e preventiva consultazione con tutte le competenti autorità nazionali ed europee.”
In particolar modo, l’accordo non vincolante terminerà il 31 Ottobre di quest’anno e, se ogni cosa sarà avvenuta con successo, verrà siglato un nuovo accordo, il quale prevederà un percorso a step per la realizzazione di questa rete unica, attesissima e dalle potenzialità altissime.
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Fonte: Comunicato ufficiale TIM