La problematica situazione della pirateria è un fenomeno che, oramai, riguarda ogni tipo di contenuto multimediale, dalla musica ai film e serie TV, passando addirittura anche per videogiochi ed eventi sportivi (dalla Serie A all’NBA), rendendo disponibile, ma in maniera illegale, tutto questo il materiale in rete, senza averne l’autorizzazione.
La pirateria nel mondo della Serie A
È il calcio, questa volta, in particolar modo la Serie A, il diretto interessato, con l’ultima ed attesissima giornata del campionato.
Infatti, moltissimi utenti usufruivano illegalmente di un servizio di streaming, il quale, però, era stato sequestrato dalla finanza e, in maniera assai furba, utilizzato da quest’ultima per rintracciare ed identificare tutti coloro che, loggandosi all’interno del sito immettendo nickname e password, avessero intenzione di usufruire illecitamente di tali contenuti.
Una nuova ed efficace strategia, dunque, è stata utilizzata dalle forze dell’ordine per contrastare la pirateria audiovisiva, IPTV (Internet Protocol Television), sequestrando e prendendo il controllo di circa 500 risorse web e oltre 40 canali Telegram all’interno dei quali venivano condivisi illegalmente questo tipo di contenuti, tra cui le partite di Serie A.
Queste le parole del CEO di DAZN Italia, Stefano Azzi, riguardo la situazione legata all’ultimissima giornata di campionato di Serie A: “Rinnoviamo il nostro pieno sostegno alle Forze dell’Ordine impegnate quotidianamente a contrastare il fenomeno della pirateria che ogni anno genera ingenti danni al nostro Paese. […] La divisione antipirateria di DAZN e i suoi partner stanno già lavorando per fermare migliaia di istanze attraverso operazioni di contrasto, ingiunzioni e una continua innovazione volta a proteggere gli abbonati.”
La pirateria informatica è un problema da prendere seriamente?
Nonostante, secondo lo studio Violazione del diritto d’autore online nell’Unione Europea 2017-2020, il Bel paese sia uno tra i Paesi europei più ligi alla legalità informatica, la pirateria è un fenomeno che si espande in più settori, come espressamente detto sopra, in particolar modo nel mondo della cinematografia, con film e serie TV, ed è molto complicato, a volte, riuscire a tracciare i vari download e le varie condivisioni di tali contenuti.
Diverse, infatti, sono le sanzioni a cui si va incontro e la gravità di queste si differenziano in base all’azione illecita compiuta: per coloro che “semplicemente” usufruiscono di un contenuto, indipendentemente dal fatto che questo venga scaricato o fruito online, l’ammenda varia da €130 ai €1030, circa, ma, per chi condivide tali contenuti, le sanzioni si fanno molto più salate, arrivando addirittura a €15000, circa.
Questa volta la Serie A, la prossima la Champions, ma è importante utilizzare qualunque mezzo affinché si possa riuscire a contrastare questo fenomeno.
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Fonte: Corriere dello Sport
