Con il sesto episodio abbiamo superato la prima metà della 3′ stagione di Kaguya-sama: Love is War e ora, con la settima puntata, ci avviciniamo alle fasi salienti dell’adattamento animato. La scorsa settimana ci siamo potuti rendere conto di come il tempo sia ormai agli sgoccioli per l’esistenza dell’attuale consiglio studentesco ed in particolar modo per la relazione tra il presidente Miyuki Shirogane e la vicepresidentessa Kaguya Shinomiya. Il ragazzo si è difatti posto un tempo limite: se entro la fine del festival culturale la sua amata non si sarà ancora confessata, allora sarà lui a farlo.
Se nelle scorse puntate ci veniva riconfermato di come fosse un’abitudine consolidata per Kaguya-sama: Love is War – Ultra Romantic rimaneggiare l’ordine dei capitoli per renderli più affini al media dell’animazione, in questo episodio si torna ad uno stile più classico di narrazione. I capitoli adattati, difatti sono il 115, il 116 ed il 118, rispettivamente intitolati Miko Iino non sa amare (parte 1), Vogliamo parlare del festival culturale e Miyuki Shirogane vuole migliorarsi.
Dopo che nella sesta puntata abbiamo avuto un focus molto preciso sui protagonisti principali, in questa settima invece si ritorna a dare risalto ai personaggi secondari, i quali risulteranno essere un ulteriore motore delle vicende di Kaguya-sama: Love is War – Ultra Romantic nelle prossime settimane e nei successivi archi narrativi.
Difatti siamo ora entrati nell’arco del festival scolastico, uno dei più apprezzati in assoluto dai lettori del manga.
La risolutezza di Miko Iino
Il primo terzo di puntata vede come protagonisti Yuu Ishigami e Miko Iino che, dopo essere stati esortati dal presidente del consiglio studentesco Shirogane, accettano di partecipare ai meeting insieme al comitato organizzativo del festival per aiutarli ad organizzare meglio l’evento. Il tesoriere, un po’ contrario al doversi impegnare per conto d’altri, cambia idea e accetta di buon grado la proposta quando gli viene ricordato da Kaguya che Tsubame sia la presidentessa del comitato.
La riunione comincia con la solita energia e solarità ammaliante di Tsubame che sin da subito propone delle idee sul cosa si potrebbe proporre o meno. Il suo braccio destro è una ragazza chiamata Rei Onodera, che abbiamo avuto modo di conoscere in maniera molto sbrigativa durante l’arco del festival sportivo della 2′ stagione di Kaguya-sama: Love is War, la quale sembra maggiormente avere i piedi per terra rispetto a Tsubame.
Il meeting prosegue con continue obiezioni di Miko, le quali vengono sistematicamente rispedite al mittente, e gli infiniti battibecchi tra Ishigami e gli altri membri del comitato organizzativo. Di facciata sembrerebbe una normale divergenza d’opinioni su ciò che sarebbe meglio fare e in che modalità, ma in realtà quegli scontri verbali servono solo a farsi belli agli occhi di Tsubame.
Dopo essersi affranta per non essere riuscita a proporre le proprie idee in maniera convincente, Iino si riaccende quando viene tirato in ballo l’argomento del falò. D’altronde, come vediamo nei primissimi secondi della puntata, la ragazza ha un legame affettivo molto forte con l’atmosfera tipica che si genera attorno al fuoco e di conseguenza è motivata a far si che esso venga realizzato. Nonostante parecchie problematiche legislative e burocratiche, Miko è inamovibile e non vuole sentir ragione: si impegnerà al massimo per far sì che il falò venga allestito.
Dopo che Iino e Onodera si sono fatte in quattro per convincere l’associazione di quartiere a concedere il permesso al comitato d’organizzazione di proporre il falò al festival (con la collaborazione dei vigili del fuoco), la prima chiede alla seconda il motivo per il quale la stesse aiutando così tanto. Il braccio destro di Tsubame le risponde in maniera molto schietta che anche lei, a sua volta, si gasa anche al solo pensiero di allestire il falò e che non sarebbe un vero festival se non ce ne fosse uno.
Le groupie di Kaguya e Miyuki
La puntata prosegue con l’ingresso in scena di Karen Kino ed Erika Kose, gli unici due membri del club di giornalismo che non vedevamo sin dai tempi della primissima puntata della prima stagione di Kaguya-sama: Love is War.
Le due ragazze, esaltate per l’imminente festival, sono a caccia di scoop e di interviste ai membri chiave dell’accademia Shuuchin. La prima persona che ha “l’onore” di venire intervistata dalle due giornaliste è la nostra protagonista Kaguya all’interno dello stabile dedicato al club del tiro con l’arco, sport nella quale la rampolla della famiglia Shinomiya eccelle, risultando essere la migliore della sua età in tutto il Giappone.
La sua abilità nello sport, l’innata eleganza che la contraddistingue e la propria capacità di rimanere sempre in cima alle graduatorie scolastiche la rendono l’oggetto dell’ammirazione di Karen e Erika che si comportano come se mosse da un senso di venerazione nei suoi confronti. Siccome Kaguya è stata scelta per accendere il falò con una freccia infuocata, le due ragazze ci tenevano a tirare fuori dalla vicepresidentessa del consiglio studentesco qualche dichiarazione in merito. Sfortunatamente, tuttavia, Kaguya non ha molto da dire a riguardo e rivela loro che non parteciperà più al torneo di tiro con l’arco. Le due giornaliste, convinte di chissà quale motivazione nobile, difendono la scelta della ragazza, ignare che l’unico motivo per cui ella abbia mollato sia perchè altrimenti avrebbe dovuto passare il Natale lontana da Shirogane.
Parlando del presidente, dopo essere passate brevemente da Tsubame e Momo, le due giornaliste si rivolgono proprio a Miyuki per chiedere un’ulteriore intervista. Karen e Miko gli domandano cosa stesse facendo e prontamente il ragazzo racconta di star lavorando ad una scultura di cartapesta diventata ormai tradizione all’interno dell’accademia.
A differenza di Kaguya, tuttavia, Miyuki rilascia una dichiarazione effettiva: “Al festival culturale concluderò la questione da vero uomo”.
L’inettitudine di Miyuki Shirogane
L’ultimo segmento di questa puntata inizia con la classe, alla quale appartengono sia il presidente che la segretaria, intenta a creare dei peluche con i palloncini in vista del festival. Mentre Fujiwara e tutti gli altri compagni riescono, chi più chi meno, a creare qualche pupazzetto carino, Shirogane non riesce a trovare un modo per farlo senza che essi gli scoppino in mano. Memore di tutte le volte in cui si è “sacrificata” per aiutarlo, Chika decide di fare la preziosa e di non andargli ulteriormente incontro. Tuttavia i suoi istinti materni si risvegliano quando vede il pessimo operato di Kashiwagi nel tirare su il morale del povero ragazzo.
Questa volta però Miyuki vuole farcela con le sue sole forze; troppe volte si è affidato alla sua compagna di classe per tirargli fuori le castagne dal fuoco. Abbattuto ma al contempo motivato, Shirogane si rifugia nell’aula del consiglio studentesco in cerca di un posto tranquillo e lontano dagli occhi di tutti in cui allenarsi.
All’interno della stessa, tuttavia, c’è anche Kaguya che si ritrova costretta a subire la tortura ai timpani provocatale dai continui fallimenti del presidente con i palloncini. Mentre quest’ultimo inizia a perdere le speranze e a domandarsi perchè non sia in grado di fare ciò che a tutti viene naturale, Shinomiya riesce a convincerlo a persistere aprendogli il proprio cuore e rivelandogli di ammirarlo molto per il suo duro lavoro ed il suo impegno costante.