Activision Blizzard ha rivelato solo pochi giorni fa l’esistenza di un “diversitometro”, che l’azienda pare intenta ad impiegare nei suoi giochi. Denominato Diversity Space Tool, questo strumento dovrebbe servire a creare all’interno dei titoli un ambiente ricco di “diversità”, con personaggi che si differenzino tra loro in modo da realizzare un gioco più inclusivo per il pubblico videoludico.
Tuttavia, la presentazione di questo bizzarro tool non ha portato molti riscontri positivi, poiché considerato come un metodo decisamente svogliato l’andare semplicemente a rappresentare attraverso dei grafici il “grado di diversità” dei personaggi, nei quali vengono indicate numerose caratteristiche come etnia, orientamento sessuale, tipo di fisico, disabilità e molto altro, seguite da un valore numerico.
Dopo l’annuncio di questo strumento alcuni utenti hanno trovato un estratto della Game Developer Conference tenutasi nel 2017, dove venne spiegato il funzionamento di questo tool di Activision Blizzard applicandolo al mondo di Mario: da questo video si può quindi vedere con quale ragionamento sono state analizzate le varie caratteristiche dei personaggi.
Activision Blizzard usa il “diversitometro” su Mario
Durante la conferenza, lo studio realizzato attraverso lo strumento di Activision Blizzard rivela una verità alquanto sorprendente: il mondo di Mario possiede sì alcuni elementi di diversità, ma in altri aspetti sarebbe del tutto carente. Il primo tra tutti è la “mancanza di disabilità”, poiché tutti i personaggi sarebbero in piena salute e senza alcun genere d’impedimento. Secondo aspetto che non sarebbe stato rilevato tra i personaggi riguarda poi la diversità di orientamento sessuale: Activision Blizzard infatti “suppone” che siano tutti etero.
Per gli elementi a favore della diversità, Activision Blizzard sostiene come il mondo di Mario sarebbe un po’ più aperto alle diversità di genere, poiché ricco di personaggi femminili. Viene dato un punto anche per le etnie, visto che Mario e Luigi sono italiani e appartengono quindi a una minoranza poco rappresentata (il fatto che siano Occidentali però fa storcere un po’ il naso). Si aggiunge all’elenco dei tratti positivi l’età dei personaggi, con Mario, Luigi e Peach di un’età non troppo giovane o adulta e Toad e Toadette che invece dovrebbero essere dei bambini (sicuri sicuri?), cosa che per ActiBlizz sarebbe leggermente fuori dalla norma.
Parlando infine della varietà nella tipologia di fisico, Activision Blizzard ha voluto dare altri punti positivi dopo aver preso in considerazione la differenza di altezza tra Mario e Peach, con il primo più basso e alquanto “rotondeggiante”. In fin dei conti, possiamo dire che in questa surreale misurazione di diversità il mondo di Mario riesca più o meno a rispettare alcune aspettative, sebbene il risultato pare non essere del tutto soddisfacente per lo strumento di Activision Blizzard.
Certo, resta comunque un po’ al limite dell’assurdo avere la necessità di argomentare su quali siano gli orientamenti sessuali di tutti i personaggi di Mario, e questa discussione si è ulteriormente ampliata dopo che i fan hanno sottolineato la bisessualità di Luigi, e la presenza di un personaggio transgender parlando di Birdo (Strutzi in italiano).