La ricerca spaziale ha da sempre affascinato tutti, dai bambini fino agli adulti. A partire dal 1969, con il compimento della missione Apollo 11 che portò gli uomini per la prima volta sulla Luna, l’immaginario dello spazio è entrato a tutti gli effetti nella cultura popolare.
Basti pensare alla fantascienza, che grazie all’allunaggio e alla corsa allo spazio ha visto i suoi lettori aumentare esponenzialmente. Al di la dell’immaginazione, le attenzioni reali degli scienziati continuano a rimaner concentrate sulla Luna.
A distanza di ben 50 anni da Apollo 17, l’ultima missione spaziale statunitense che portò l’uomo sul terreno lunare, ora l’amministrazione USA e gli scienziati statunitensi hanno rinnovato il loro interesse per la Luna, decidendo di riportare l’umanità sul satellite naturale nel 2025.
Inoltre, è stato pubblicato di recente uno studio realizzato da alcuni docenti dell’University of Florida che illustra come siano state coltivate, per la prima volta nella storia, delle piante all’interno del suolo lunare.
I dettagli dello studio che aprirebbe alla coltivazione di piante sulla Luna
Realizzata dai ricercatori e docenti Anna-Lisa Paul, Stephen Elardo e Robert Ferl, in collaborazione con la NASA e pubblicata sulla rivista Nature, questa nuova ricerca ha dimostrato che è possibile impiantare e far crescere delle piante all’interno della regolite, ovvero il materiale roccioso che compone lo strato più esterno della superficie lunare.
Gli studiosi hanno infatti disposto vari campioni di suolo lunare, per un totale di 12 grammi provenienti direttamente dalle missioni Apollo, su cui sono stati inseriti i semi della pianta Arabidopsis thaliana (arabetta comune). Al di la di ogni aspettativa, la maggior parte dei semi ha sviluppato dei germogli, che infine hanno dato alla luce a delle piantine.
La crescita delle piante sul terreno lunare ha aperto a grandi orizzonti, secondo il team di scienziati. Essi hanno dichiarato:
“Per future missioni spaziali più lunghe, potremmo usare la Luna come hub o trampolino di lancio [utilizzando quest’ultima per coltivare le piante].
Quindi, cosa succede quando coltivi piante nel suolo lunare, qualcosa che è totalmente al di fuori dell’esperienza evolutiva di una pianta? Cosa farebbero le piante in una serra lunare? Potremmo forse avere in futuro delle coltivazioni lunari”.
Tuttavia non è tutto oro ciò che luccica: i ricercatori hanno individuato su alcune piantine germogliate dei chiari segni di stress, indicatori di un terreno su cui crescere particolarmente povero di nutrienti e non adatto totalmente alla vita vegetale. Affermano infatti:
“A livello genetico, le piante stavano tirando fuori gli strumenti tipicamente usati per far fronte a fattori di stress, come sale e metalli o stress ossidativo, quindi possiamo dedurre che le piante percepiscono l’ambiente del suolo lunare come stressante.
In definitiva, vorremmo utilizzare i dati di espressione genica per aiutare ad affrontare come possiamo migliorare le risposte allo stress al livello in cui le piante, in particolare le colture, sono in grado di crescere nel suolo lunare con un impatto minimo sulla loro salute”
Fonte: CNN.
