Continua ad evolversi la situazione Langate, con sale eSports e LAN chiuse: dopo l’allarme lanciato da alcuni esercenti venerdì, a seguito di un esposto sporto da parte dell’imprenditore Sergio Milesi, titolare della società Led S.r.l, nelle ore seguenti sono poi emersi ulteriori fatti che vanno ad approfondire quanto sta accadendo in questo momento in Italia all’interno di questo settore d’intrattenimento videoludico.
L’esposto, susseguitosi da un Interpello rivolto all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di Stato, aveva portato all’indignazione di tutto il popolo dei videogiochi e non, portandolo ad assistere alle conseguenze di un’assenza di norme e regolamentazioni durata per anni, e che improvvisamente ha voluto travolgere il mondo delle sale eSports, LAN e simili, il quale continua a crescere da tempo.
Mentre solo il 26 aprile era arrivata l’esortazione dell’Agenzia delle Dogane a seguire le nuove normative (che avrebbero avuto come scadenza il 30 aprile) gli operatori si sono così trovati impreparati, senza neanche sapere inoltre che genere di licenze e omologazioni fossero necessarie. Tutta questa vicenda ha allora portato a una svolta decisiva: le varie sale eSports, LAN, Simulation Center hanno deciso di unirsi per confrontarsi direttamente con l’Amministrazione e le istituzioni pubbliche.
Langate: uniti per difendere il mondo eSports
L’agenzia per le comunicazioni LabCom, diminutivo di Laboratorio di Comunicazione, ha pubblicato un comunicato stampa che spiega ciò che ha portato diversi business e attività di eSports a fare fronte comune davanti a quest’assurda situazione. Si legge come l’aver posto sotto sequestro quelle che vengono definite solo “tre sale LAN” abbia dato vita a un vero e proprio terremoto nel settore, suscitando un enorme eco mediatico e la necessità di porre normative concrete e chiare.
Si vuole allora stabilire l’apertura di un tavolo di lavoro tra le parti, in modo da regolare in maniera definitiva il mercato. I titolari di eSports Center, sale LAN, Simulation Center, VR Center e affini, rappresentanti le loro aziende, cercano un confronto con le istituzioni pubbliche per poter trovare una soluzione normativa o interpretativa, evitando ulteriori grattacapi e perplessità ritrovabili nella terminologia usata nelle norme vigenti, che risultano oramai datate se utilizzate per la tecnologia moderna.
Si vuole creare un nucleo rappresentante tutto il settore e discutere delle potenzialità che gli eSports possiedono, e che sono già state riconosciute dagli altri Paesi europei attraverso leggi e riforme. Si legge:
È quindi necessario che dal tavolo di confronto proposto, emergano norme e regolamenti adattabili al settore ed in grado di coprire ed ancora una volta normare, un settore innovativo e complesso come quello che comprende l’organizzazione di tornei eSports, i Team, i Giocatori e tutto quanto ruoti attorno ad un mercato che allo stato attuale vive, di fatto, in una zona grigia normativa ma offre lavoro a migliaia di persone ed è gestito per la grande maggioranza da giovani imprenditori. L’invito ufficiale, sottoscritto è rivolto alle istituzioni citate, con la speranza che in tempi brevi si possa aprire un tavolo di confronto, allargato anche alle associazioni degli sviluppatori di videogiochi, le federazioni e il CONI.
A partecipare in questo gruppo inoltre non vi sono solo alcune delle sale eSports e LAN più conosciute in Italia: tra le firme vediamo Ak Informatica, Drako.it The Game Spot, PC-TEKLAB, VG Informatica, D2D Simulation Gold Fox Gaming, Il Mago Di Dos di Lodi N., Reghium Esports, Playground 2.0, Login center, Driving Simulation Center Di. Gi. Games.