Nonostante Netflix abbia portato sulla sua piattaforma Old Enough! solo in queste settimane, la serie è in realtà nata come parte di un altro programma giapponese, ed ha avuto inizio più di 20 anni fa, nel 1991, su Nippon TV. La stessa trasmissione ha tratto ispirazione da un racconto per bambini, “Miki no Hajimete Otsukai” (le prime commissioni di Miki), riguardante una bambina di cinque anni alla quale viene affidato dalla madre il compito di andare a prendere del latte.
Gli episodi di Old Enough! hanno una durata piuttosto breve, di 10-15 minuti, e raccontano per l’appunto di bambini giovanissimi, anche fino ai due anni, mentre sbrigano delle commissioni in giro per la città venendo ripresi di nascosto da una tropue apposita. Detto ciò, la cosa che più sorprenderà chi magari non ha avuto modo di vivere la quotidianità giapponese è come queste situazioni non siano assolutamente parte di un’altra strampalata e pericolosa trovata di Netflix o chicchessia per creare una serie che attragga l’audience.
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Ciò che viene mostrato in Old Enough! infatti è abitualmente riscontrabile nella realtà: per le strade giapponesi è comune vedere bambini delle elementari che vanno a scuola senza supervisione, muovendosi in gruppo e usando i mezzi di trasporto pubblici da soli. In più, ci sono ovviamente numerosi altri momenti mostrati nel programma che ad oggi risulterebbero impensabili per i bambini in Occidente, e che eppure accadono ogni giorno sotto lo sguardo per nulla sorpreso dei giapponesi.
Old Enough! arriva su Netflix in Occidente
Una volta giunta su Netflix, Old Enough! ha destato numerose reazioni da parte degli occidentali: molti si dicono perplessi nel vedere bambini di pochi anni in mezzo alla strada, o affermano come questo genere di azioni appartenga ad un’era precedente, e l’idea di applicarla nel mondo di oggi li inquieta; altri, invece, non possono evitare di elogiare il Sol Levante per l’affidabilità e la sicurezza che costituisce la sua società, comprendendo come ciò sia impensabile in altri Paesi.
Diversi giapponesi hanno voluto spiegare come la loro cultura porti a insegnare in questo modo ai bambini la responsabilità, e la gentilezza della comunità sempre disposta ad aiutare; oltretutto, occasioni del genere vengono riconosciute come un rito di passaggio, sia per i bambini che per i genitori, portando a immettere le prime sensazioni d’indipendenza nei loro pargoli. Questo fattore va inoltre a spiegare come, ad esempio nel franchise di Pokémon, i protagonisti siano in grado di lanciarsi all’avventura pur avendo un’età all’apparenza decisamente poco adatta.
Certo, bisogna precisare che nel caso dello show inserito su Netflix vi è uno studio accurato di ogni situazione: i vari “viaggi” intrapresi dai bambini vengono preparati con mesi d’anticipo dai produttori, le strade vengono ispezionate dai genitori e dallo staff, il quale spesso si traveste per mimetizzarsi nello scenario.
Ma come abbiamo detto, vedere bambini molto piccoli girare tranquillamente per il supermercato, o camminare per le strade mentre visitano diversi negozi non è affatto raro in Giappone. La capacità di poter portare a termine le varie faccende e commissioni lascia una forte impressione non solo sul mondo intero che li va ad osservare, ma anche sugli stessi bambini, che così ottengono maggiore fiducia in loro stessi mentre si approcciano all’esplorazione del mondo che li circonda.