Inutile girarci intorno: sappiamo tutti abbastanza bene come il Giappone sia notabilmente uno tra i Paesi nei quali i ritmi di lavoro sono spesso massacranti. Non è raro come, per chi lavora in certe compagnie, diventi molto difficile chiedere delle ferie: ciò è causato soprattutto da una certa pressione sociale posta sui lavoratori, e anche dall’ambiente di lavoro.
Lo stesso vale inoltre per quanto riguarda il rimanere fino a tardi in ufficio, o dover dedicare il proprio tempo libero ad estenuanti serate di bevute con i capi e i propri colleghi. Insomma, in certi casi la vita lavorativa in Giappone può risultare estremamente faticosa, e non è detto che tutti siano in grado di sopportare la cosa.
Ma questo fatto non si limita solo ed esclusivamente al lavoro: anche gli studenti possono trovarsi ad affrontare momenti di grande difficoltà, guardando al loro futuro con preoccupazione e perdendo così la motivazione. Un’inventrice giapponese, Marina Fujiwara, ha voluto realizzare un prototipo di macchina “motivatrice”, che riesca in qualche modo ad infondere nuova voglia nel continuare ad adempiere ai propri doveri.
Come trovare la motivazione grazie al Giappone
Lasciamo perdere trattamenti dalla dubbia utilità per eliminare lo stress, o idee panzane inventati da guru dalla dubbia veridicità; l’invenzione creata dall’inventrice Marina Fujiwara è stata costruita per dare una spinta più concreta nel portare a termine il proprio lavoro o i propri compiti, mediante lo strumento che ha rivelato solo di recente.
Questo macchinario, il quale si presenta sotto forma di una specie di braccio meccanico, detiene alla sua estremità un mazzo di banconote; con un movimento costante, ruotante da destra verso sinistra, i contanti andranno ad accarezzare le guance dell’utente che si trova di fronte alla macchina. In questo modo, avuta la sensazione della preziosa carta che entra a contatto con la sua pelle, egli dovrebbe ritrovare la motivazione persa, che sia nel lavoro o nello studio.
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Va bene, forse non si tratta propriamente di un’invenzione troppo innovativa o realmente utile, ma alla fine la donna creatrice di questa macchina è rinomata in Giappone per essere una “inventrice di cose inutili”. Magari, se il braccio meccanico includesse anche la mazzetta di banconote, quest’invenzione riuscirebbe davvero a motivare di più le persone.