Dopo essersi diffusi a macchia d’olio all’infuori del Giappone, nella maggior parte dei Paesi nel globo gli anime e i manga sono stati sdoganati dall’idea di media “di nicchia”. Per molti adesso non c’è nulla di strano nel vedere film di questo genere al cinema, discutere di serie animate, o visitare le sezioni dedicate ai fumetti giapponesi all’interno delle più grandi librerie.
Nonostante si siano ottenuti degli importanti progressi nel corso degli anni, rimangono ancora alcuni pregiudizi verso coloro che fruiscono di questo tipo d’intrattenimento: i cartoni animati, dopotutto, vengono spesso considerati un passatempo prettamente mirato alla popolazione più giovane, e appaiono come un elemento superfluo se non inutile per la vita di un adulto.
In ogni caso, alcuni decidono d’ignorare queste mali parole, dedicandosi al loro hobby come farebbe qualunque altra persona. E ciò ci porta alla questione di oggi: in Giappone un uomo aveva ordinato i dischi Blu Ray della seconda stagione di Princess Connect! Re:Dive, ma non trovandosi a casa è stata la moglie a ritirarli in sua vece. Tuttavia, dopo aver scoperto il contenuto del pacchetto, la donna non ha esitato a esprimere la sua contrarietà verso questo acquisto.
La vita in Giappone per un adulto fan degli anime
Quella di non guardare anime una volta giunti all’età adulta è un’altra delle (tristi) caratteristiche che costituisce la società del Giappone. Quando si è dei lavoratori autosufficienti, sposati e con una famiglia, l’idea di passare il proprio tempo vedendo anime, giocando ai videogiochi o guardando manga non è ben vista dai propri superiori o colleghi, e per questo si tende a nascondere questo genere di attività.
Ma ciò che si fa nella privacy della propria casa non può essere messo in discussione, e ci si aspetta almeno un certo tipo di supporto dai propri famigliari. Eppure, per quest’uomo giapponese pare non sia stato così: in un post pubblicato su Twitter, egli spiega infatti come dopo che sua moglie ha ritirato il pacco contenente i BD, essa ha voluto scrivere sopra la scatola un infuriatissimo “Cos’è questa roba!?” per mostrare il suo dissenso, dicendo poi al marito come fosse uno “spreco di tempo”.
L’utenza, leggendo la vicenda, ha voluto incoraggiare l’uomo, supportando la sua passione per la serie e lasciando numerosi commenti:
“Cose del genere mi rendono felice di essere single”
“Cos’è che ci trovi in questa donna?”
“Chi critica la posta di altre persone non è umano”
“Lo stile di scrittura mi ricorda un manga comico”
“So che ci sono ancora persone che vedono gli otaku di anime e manga come spazzatura. Tenetevi stretti i vostri hobby”
“Non è poi così male, almeno non l’ha aperto e distrutto”
L’uomo si è sentito motivato grazie al sostegno ricevuto, e ha specificato come egli avesse già comprato tutta la collezione suddivisa in tre diversi pacchi, con il secondo in arrivo il prossimo mese. Inoltre, afferma di aver deciso di non cambiare l’indirizzo di consegna, dichiarando di voler “combattere” sua moglie. Infine, esorta coloro che ancora non hanno visto Princess Connect! a vederlo al più presto.