Cristopher Nolan è uno dei registi di maggior successo (e tra i più amati) dell’attuale mondo del cinema. Il suo debutto è stato nel 1998 con Following, e con Memento (2000) e poi Insomnia (2002) è riuscito a farsi un nome tra gli esperti. Ma il successo internazionale di critica e soprattutto di pubblico è arrivato per Nolan nel 2005 prima con Batman Begins, e poi con Il Cavaliere Oscuro (2008). Da quel momento, i film del regista britannico hanno raramente deluso le aspettative, confermando la bontà della sua fama.
E tra i suoi lungometraggi più recenti, sicuramente spicca Interstellar: il film sci-fi che nel 2014 ha conquistato pubblico e critica (e il botteghino), diventato se non il migliore, sicuramente uno dei lungometraggi preferiti dai fan di Nolan.
Per l’uomo la vita sulla Terra è sempre più difficile: una “piaga” sta consumando l’ossigeno del pianeta e qualsiasi tipo di cultura non riesce più a crescere. Joseph Cooper, ex-pilota ed ingegnere della NASA è testimone insieme a sua figlia Murph di fenomeni inspiegabili nella loro casa. A un certo punto, della sabbia sul pavimento della loro abitazione forma delle coordinate, che li conducono a un centro segreto della NASA. Qui, il professor Brand insieme a sua figlia Amelia spiegano a Cooper un piano per salvare la Terra: per farlo, dovrà partire alla volta dello spazio profondo.
Negli ultimi anni c’è stato un timido ritorno del genere fantascientifico al cinema, anche se si tratta più che altro di una manciata di film all’anno. Interstellar è sicuramente uno dei migliori rappresentati di questo recente revival, insieme ad altre pellicole come Arrival o Gravity.
Tre sono gli elementi che spiccano in Interstellar: prima di tutto, gli effetti speciali, che non a caso sono valsi il premio Oscar per questo lungometraggio. Le scene nello spazio, in particolare quelle legate al warmhole sono visivamente stupende, e fanno viaggiare lo spettatore nello spazio profondo insieme ai protagonisti.
Il secondo elemento sono proprio loro, i personaggi e le relazioni che li legano: in particolare, l’amore permea completamente Instellar ed è il motore stesso della trama. Non scendiamo ovviamente in altri spoiler, ma più che in altri film del regista c’è veramente un’attenzione da parte di Nolan alla psicologia dei personaggi e ai loro rapporti.
E infine la colonna sonora: Interstellar è uno dei migliori album di Hans Zimmer, con una sequenza di tracce che tengono con il fiato sospeso lo spettatore e descrivono appieno le emozioni, le sensazioni e le atmosfere del film. Scene come l’attracco della navicella di Cooper all’Endurance non sarebbero state la stessa cosa senza il ritmo incalzante della musica di Zimmer.