Apple potrebbe comportarsi con la Cina nello stesso modo in cui si è comportata con la Russia?
Le sanzioni di Apple dopo l’invasione dell’Ucraina
A seguito dell’invasione dell’Ucraina attuata dall’esercito russo, Apple si è subito schierata a favore del popolo ucraino non permettendo più alla Russia di acquistare i suoi prodotti. Come richiesto dell’Ucraina, sono state bloccate l’esportazioni in Russia e sono stati sospesi i download di alcune app statali, inoltre è stato disabilitato il traffico live su Apple Maps.
Le perdite di Apple dopo i blocchi ai danni della Russia
I ricavi di Apple dalle vendite in Russia, basandosi su stime del 2020, ammontano a circa 2,5 miliardi di dollari, che equivalgono a circa l’1% delle vendite totali dell’azienda. Attualmente il distacco dalla Russia è momentaneo, ma in caso di divorzio permanente non sarebbe comunque un grande danno per l’azienda americana.
La Cina tiene sotto scacco Apple
La paura più grande dopo l’attacco della Russia all’Ucraina è che la Cina possa fare lo stesso con Taiwan. Infatti, l’Occidente ha chiaramente fatto intuire di non voler arrivare a una guerra nucleare e, se non attaccato, di limitarsi a infliggere potenti sanzioni. Tornando ad Apple il dubbio più grande è: può Apple sanzionare la Cina come fatto con la Russia?
Se con la Russia Apple non ci ha pensato due volte a prendere una posizione netta, con la Cina la situazione potrebbe essere ben diversa. Nel caso in cui l’azienda decidesse di prendere le distanze dal principale paese fornitore delle materie prime, le conseguenze potrebbero essere devastanti. Inoltre potrebbe perdere un’enorme quantità di fatturato, che tutt’ora è in crescendo, dalla vendita di prodotti come iPhone, iPad e Mac sul territorio cinese.
Lo spiraglio in un drammatico futuro ipotetico
Queste che stiamo facendo sono solo supposizioni, più o meno remote, ma la domanda di come alcune aziende si possano comportare con la Cina, che detiene quasi il monopolio delle esportazioni tech, ce lo siamo posti un po’ tutti. Tornando ad Apple, l’azienda da anni sta cercando di produrre i suoi prodotti in altri paesi come l’India e il Vietnam, ma è ancora fortemente legata alla Cina.
Quindi nell’ipotetico, con la speranza che resti tale, caso in cui la Cina invadesse Taiwan, Apple si troverebbe a un pericoloso bivio: rinunciare a gran parte della sua produzione e delle sue vendite o restare a guardare rischiando un grande danno d’immagine.
Fonte [1].