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Sputnik e Russia Today: l’Unione Europea interviene bloccando 2 fonti informative Russe

L’Unione Europea è intervenuta nelle scorse ore annunciando sanzioni nei confronti di due fonti molto note: RT, ex Russia Today e canale televisivo satellitare russo diffuso a livello mondiale, e Sputnik, agenzia di stampa ed emittente radiofonica russa governativa.

Come ormai sappiamo, il conflitto tra Russia ed Ucraina avviene anche a livello informatico attraverso le reti social; la Presidente della Commissione Europea Ursula Von der Leyen, ha comunicato attraverso gli stessi che i media di proprietà dello Stato russo “non potranno più diffondere le loro bugie e seminare divisione all’interno dell’Unione Europea”.

Di seguito il commento della Von der Leyen:

Metteremo al bando la macchina mediatica del Cremlino in Unione Europea. Russia Today e Sputnik, controllati dallo Stato Russo, non saranno più in grado di diffondere le loro bugie per giustificre la guerra di Vladimir Putin. Stiamo sviluppando strumenti per bloccare in Europa la loro dannosa disinformazione.

Possiamo visionare anche il tweet in cui afferma tale proposito:

Come possiamo notare dal post, questo è solo uno dei tanti provvedimenti presi nei giorni scorsi, in quanto è stato annunciato il blocco dello spazio aereo su territorio EU nei confronti della Russia (non potranno atterrare, partire o sorvolarlo). Inoltre si sono pronunciati sul secondo principale aggressore in questa guerra, ovvero il regime di Lukashenko ( presidente Bielorusso fedele a Putin), dove verranno presi provvedimenti a livello di sanzioni che colpiranno i loro settori più importanti.

L’Alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, Josep Borrell, ha confermato che saranno vietate le trasmissioni nell’Unione Europea di Sputnik ed RT, specificando:

Uccidiamo il serpente schiacciandogli la testa!

Ursula von

Inoltre, Meta ha giocato un ruolo fondamentale nella vicenda, mettendo in atto miure per censurare l’informazione di RT e Sputnik in tutta l’Unione.

Oggi, arriva la conferma che le fonti informative russe non sono più visibili né su Instagram, né su Facebook all’interno dei Paesi dell’Unione Europea.

Nick Clegg, vice-presidente degli affari globali di Meta ed ex vice primo ministro del Regno Unito, afferma attraverso un tweet l’avvenuta ricezione delle richieste con conseguente messa in pratica delle misure:

Unione Europea

Fonte: hdblog.it

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