Si è soliti affermare che, in quanto a criminalità, il Giappone sia considerato uno dei posti più sicuri che esista su questo pianeta. C’è da dire che il tasso di crimini registrati ogni anno risulti sempre decisamente basso, quasi nullo se proporzionato alle dimensioni della popolazione di cui il Paese gode (e che equivarrebbe al doppio di quella che compone l’Italia).
In realtà, non possiamo sapere se le statistiche riguardanti i reati commessi in Giappone siano del tutto accurate, ma nel caso si abbia avuto modo di visitare in prima persona quest’affascinante nazione, non sarà stato difficile notare come ci sia un approccio molto meno guardingo e diffidente rispetto ai comuni Paesi occidentali.
Eppure, tutto ciò non esclude affatto la presenza di ladri o malfattori. Tuttavia, molto spesso quelli di cui noi del vecchio continente sentiamo parlare riguardano quasi sempre vicende piuttosto particolari o singolari. E la stessa cosa varrà anche per il caso di oggi: è stato riportato infatti come negli ultimi tre mesi in Giappone sembra esserci stato un incremento di comportamenti criminosi a Chiba, prefettura di Tokyo, e che riguarderebbe… il furto delle protezioni stradali.
Il Giappone affronta una nuova minaccia
A partire dalla fine di gennaio, arrivando poi all’inizio di febbraio (dal 25 al 10 febbraio, per essere precisi) il dipartimento di Chiba che si occupa delle strade e dell’ambiente ha denunciato la scomparsa di 13 guard rail sulle autostrade nazionali e appartenenti alla prefettura, insieme a quello di 42 terminali ricurvi facenti parte delle suddette barriere stradali.
Apparentemente, tutti questi furti sarebbero avvenuti anche nelle strade amministrate da Chiba. In particolare, sin dall’inizio dell’inverno, le cittadine di Abiko, Inzai, Kashiwa, Sakura e Shiroi, sarebbero state prese di mira dai sedicenti ladri, con un “bottino” complessivo di 13 guard rail e 133 terminali, per un totale di 26 guard rail e 175 terminali sottratti. Tutto ciò ovviamente si ripercuote anche sulle casse della città, poiché il danno raggiunto ammonterebbe a circa un milione e mezzo di yen.
In risposta a questo fatto, ci sono stati anche alcuni commenti da parte della popolazione giapponese, tra i quali:
“È possibile rubare i guard rail…”
“Ma chi è il matto che fa una cosa del genere?”
“Non penso neanche che una persona normale sia in grado di rimuoverne uno”
Contando come i guard rail abbiano una dimensione e un peso alquanto considerevole per una sola persona, la polizia sospetta che il gesto sia stato compiuto da un gruppo di criminali. Non ci sono ancora speculazioni sul movente, ma si può ipotizzare che i ladri stiano puntando a ricavare un guadagno vendendo il metallo. Per evitare che il fatto accada di nuovo, le autorità hanno deciso di aumentare le pattuglie, e di modificare i terminali in modo che siano più difficili da rimuovere.
