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Pandora Hearts e il tributo all’amore di Jun Mochizuki [SPOILER]

Pandora Hearts è un’opera all’interno della quale Jun Mochizuki riesce ad unire, mescolare e trattare tantissimi temi: uno dei tanti è quello di riuscire ad accettare il proprio passato senza rifiutarlo o cercare di cambiarlo. Tantissimi personaggi – Break, Vincent ed Oswald su tutti – attraversano questo percorso, e il messaggio fondamentale, da questo punto di vista, è espresso da Xerxes Break nel capitolo 92: spesso siamo talmente persi nel nostro passato da non riuscire a cambiare; a diventare le persone che vorremo essere. Ma anche se ci pentiamo, se pensiamo a come sarebbe potuta andare, se rifiutiamo o cerchiamo di cambiare il passato… il nostro futuro non è lì. Quindi tutto ciò che possiamo fare è riconoscere ciò che abbiamo fatto e portarlo con noi verso il futuro, ancora da scrivere nel pomeriggio dorato che è la nostra vita.

Oggi, però, per realizzare un piccolo tributo a quest’opera che poco tempo fa ha compiuto 15 anni, vorrei concentrarmi in particolare su un altro aspetto presente all’interno di Pandora Hearts: l’amore.

L’amore, nella sua forma più pura, non visto solamente come amore romantico, ma anche come l’amore fra due amici o fra fratelli. Perché Pandora Hearts, tra le tante cose, è anche un meraviglioso inno all’amore attraverso tutti i suoi personaggi.

oz alice

Pandora Hearts è una storia su come l’amore può spingerci ad andare avanti, a lasciare dietro di noi tutti gli sbagli che abbiamo commesso, e a capire che c’è di più nella vita di quello che abbiamo perso. È una storia su come l’amore ci induce a capire che anche se abbiamo perso tutto l’amore provato nei confronti di qualcuno, esso non deve essere per forza scomparso. L’amore ci aiuta a capire chi siamo, ad abbracciare la nostra identità anche quando tutto il mondo la nega ma al tempo stesso può portarci alla distruzione. Questa ambivalenza nell’affrontare il tema; nel mostrare come, spinti dall’amore, gli esseri umani possano compiere gesta tanto eroiche quanto meschine, è evidente in ogni volume del manga e in ogni personaggio.

Pandora Hearts è l’amore che lega tutti i personaggi, lo stesso che spinge Oz a pregare affinché il momento di felicità di chi gli sta intorno potesse durare per sempre.

Pandora Hearts

È l’amore con cui Alice sceglie di sacrificare tutto, persino la sua vita, per proteggere quell’unica persona che le è stata silenziosamente accanto sin dal primo giorno. Alice può sembrare immatura, capricciosa, arrogante, e ha sicuramente tantissimi difetti. Ma l’amore che prova per Oz è vero. Il suo desiderio di proteggerlo, quel “Grazie, sei sempre stato con noi” è la cosa più vera che lei abbia mai detto in tutto il manga. Oz ha donato ad Alice la felicità e la compagnia, e per lei Oz è talmente importante da non permetterle di tollerare il suo pianto: piuttosto che vederlo soffrire si toglie la vita senza pensarci due volte. E lo abbraccia, gli morde la guancia e le orecchie quando lo vede triste, si comporta in modo aggressivo perché sa che è ciò che può farlo stare meglio. Alice è sempre cristallina nei suoi sentimenti e comportamenti, ed è lo stesso Oz ad accorgersene in molteplici occasioni. È precisamente questo suo modo di essere che illumina la vita di Oz. Lei lo ha sempre fatto, e continuerà in eterno.

alice

Il tema è presente anche in numerose delle scelte compiute da Gilberto. Terzo del trio dei protagonisti, arriva a rifiutare tutto il suo vissuto pur di tenere fede a ciò che ha scelto di proteggere. Gilbert sacrifica il suo braccio e butta via tutte le memorie del suo passato perché, dice, io ho già scelto che cosa volevo proteggere. Non gli serve nient’altro se non questa convinzione.

gil

Pandora Hearts è l’amore infinito di Xerxes Break nei confronti di questi “giovani” e di Reim e Sharon, fra tutti. Xerxes è un personaggio in realtà estremamente in difficoltà quando si tratta di relazionarsi in maniera adulta e corretta con le altre persone e non conosce molti modi per proteggere qualcuno se non combattere fino alla morte, o nascondere le paure sotto un tappeto. Xerxes impara da Reim e Sharon in continuazione, sin da quando li ha conosciuti a villa Rainsworth coperto di sangue e senza più voglia di vivere. Impara da Shelly, che tramite il suo amore e la sua gentilezza riesce a tirarlo fuori dal baratro di depressione in cui era piombato tentando di cambiare il suo passato. E gli dice che anche se adesso si sente così un giorno delle persone affideranno a lui i loro sentimenti e gli vorranno bene, e faranno di tutto per lui, perciò deve almeno vivere per loro, per proteggere l’amore che essi provano per lui e che anche lui prova per loro.

pandora hearts jun mochizuki

È proprio nell’amore, nella gentilezza e nella spensieratezza di Shelly, Reim e Sharon che Xerxes Break ha trovato una motivazione per andare avanti. Tutte cose che nel suo piccolo vuole provare a ricambiare prima che sia troppo tardi, prima che la sua vita finisca. Tutto ciò acquista un valore ancora maggiore se pensiamo al fatto che Xerxes ha detto almeno due volte nel corso del manga di “non potere ancora morire” prima di realizzare il desiderio della Volontà dell’Abisso. Tuttavia, per proteggere Reim e Sharon egli è sempre stato disposto a mettere da parte quella risoluzione. Tutto perché loro, almeno loro, potessero vivere una vita tranquilla e felice, lo stesso tipo di vita che loro hanno donato a lui. Perché i loro cuori sono stati affidati a lui e lui ha il dovere di proteggerli, qualsiasi cosa succeda

È esattamente così che muore Xerxes Break, tra le braccia delle persone più importanti della sua vita mentre prega perché loro possano essere felici, perché la luce non smetta mai di illuminare il loro cammino.

Sharon e Reim a loro volta hanno amato Xerxes e hanno sempre cercato di aiutarlo, di vedere oltre ciò che lui nascondeva e di fare tutto il possibile per alleggerire il peso che portava sulle spalle. Sharon, col tempo, gli ha fatto capire che non era una bambina e che poteva fidarsi di lei, riuscendoci perfettamente. Nel suo piccolo Reim è l’ancora di salvezza che, ancora prima di Sharon, ha sostenuto Break silenziosamente di fronte a tutto: ha capito anche solo guardandolo che aveva perso la vista, lo ha aiutato i primi giorni, si è preso carico di tutti ciò che Xerxes non poteva più fare, non ha spifferato tutto a Sharon nonostante fosse contrario a tenerglielo nascosto, e lo ha sempre consigliato senza imporsi. Non ha preteso nulla da lui se non la possibilità di stargli vicino e di sostenerlo in maniera disinteressata. Xerxes, dal canto suo, ha accolto entrambi in tutti i modi in cui gli era possibile. Li ha protetti e guidati, e si è lasciato guidare e proteggere a sua volta.

Nel momento in cui pensava di morire, Reim ha rivolto il suo ultimo pensiero proprio a Xerxes, e per proteggerlo si è reso quasi responsabile di un omicidio. Reim è quello che corre da Xerxes e Sharon alla prima occasione durante la “battaglia finale”, perché è proprio al loro fianco che sentiva di doversi trovare, soprattutto in quel momento. Reim è quello che alla morte di Xerxes si para davanti al suo cadavere e a Sharon per due motivi: per proteggere il corpo del suo amico e per permettere a Sharon di avere il momento di lutto del quale lui per primo aveva bisogno. E Reim è quello che, nonostante i Baskerville fossero nemici e fossero in parte responsabili dell’indebolimento del suo amico… accetta di diventare amico di Lily, con le lacrime agli occhi e ripensando ai primi litigi con Xerxes.

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Abbiamo l’amore di Elliot e Leo, così amici e così legati che l’ultimo pensiero di Elliot prima di morire è: “Mi dispiace, Leo”. Non si tratta di un banale “mi dispiace per essere morto”, è molto di più. Elliot e Leo avevano litigato e poi si erano separati, non si erano più visti, e adesso Elliot stava per morire. Il Nightray non poteva sopportare che l’ultimo ricordo che Leo avesse di lui fosse il loro litigio, così in punto di morte ha deciso di chiedere scusa. L’ultimo atto della vita di Elliot sono le scuse nei confronti di Leo, e il futuro leader dei Baskerville piange per averlo perso, perché era la persona più vicina che avesse mai avuto. Leo viene completamente spezzato dalla perdita di Elliot al punto che pensa di abbandonare tutto, in maniera parallela a quello che è il percorso di Xerxes Break.

Ancora una volta, però, è il pensiero di Elliot che spinge Leo ad alzarsi. Perché anche se questa storia è la storia che gli ha strappato via Elliot, anche se potrebbe essere modificata… lui non riesce a negarla perché in fondo è la stessa storia in cui sono stati amici e felici, almeno per un po’ di tempo. È l’amore che gli fa dire che anche se Elliot se n’è andato per sempre i suoi sentimenti sono ancora lì e non svaniranno mai.

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E non è finita qui, potremo proporre tantissimi altri esempi: abbiamo l’amore immenso che Rufus, una persona apparentemente fredda e che ragiona sempre, prova nei confronti di Cheryl per cui è disposto a rischiare tutto; l’amore di Noise per Vincent che desidera solo proteggerlo “Perché è questo che fa una sorella maggiore”; l’amore che Vincent prova nei confronti di suo fratello, così forte da spingerlo ad accettare di abbandonare la sua vita perché pensa che Gil sarebbe più felice senza di lui.

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Quando dicevo che Pandora Hearts affronta sia gli aspetti positivi sia quelli spaventosamente negativi del provare per qualcuno un sentimento forte come l’amore mi riferivo a Vincent. E di conseguenza ad Ada, e all’amore che prova per lui. Ada non è superficiale come avremo potuto pensare all’inizio del manga, vede oltre le apparenze e capisce subito che dietro la maschera gentile di Vincent c’è in realtà una tristezza inimmaginabile, nonché un fortissimo odio nei confronti di se stesso. Ada accetta tutti questi sentimenti, decide di stargli vicino nell’attesa che lui si apra e che lei possa sostenerlo ed incoraggiarlo. E la cosa straordinaria è che questa cosa succede veramente: Vincent crolla, Ada lo abbraccia e gli dice l’unica cosa che realmente avrebbe voluto sentirsi dire per tutta la vita. Gli dice “Io ti perdono”, gli chiede di affidare a lei la sua vita se lui non la vuole, così che possa mostrargli tutte le cose per cui vale la pena andare avanti. E con un semplice gesto di amore, un abbraccio e un perdono Ada salva la vita ad un ragazzo che per quasi vent’anni non ha desiderato nient’altro se non di non essere mai esistito.

vincent e da

Il personaggio di Vincent è uno dei due che più di tutti mostrano quanto l’amore possa essere distruttivo. Il secondo, che spinge questo concetto alle sue estreme conseguenze, è Jack Vessalius, il reale antagonista della storia di Pandora Hearts. Se la distruzione di Vincent è essenzialmente interna, rivolta cioè verso se stesso, quella di Jack in un primo momento è esterna, e lo spinge a voler far piombare tutto il mondo nell’Abisso, lì dove è andata a finire Lacie quando gliel’hanno portata via.

La distruzione di Jack è tanto esterna quanto interna e mostra a 360 gradi quanto una persona possa venire distrutta, spezzata ed annientata da un sentimento straripante: è un amore che lo distrugge e lo porta a perdere se stesso. Si rende conto che la presenza di Lacie era l’unica cosa che lo teneva ancorato a questo mondo e che senza di lei non riesce più a vivere né a capire chi è o che cosa prova.

jack

Un altro personaggio del quale vorrei infine parlare in questo piccolo tributo a Pandora Hearts è Oswald.

Oswald è un personaggio che alla fine ricopre il ruolo di antagonista tanto quanto Jack, spinto dal suo desiderio di cambiare il passato e di uccidere la sorella Lacie per cancellare i suoi errori: si sente in colpa per la Tragedia di Sabrie, per aver permesso a Jack di avvicinarsi ai Baskerville e a Lacie, e decide di eliminare il problema alla radice uccidendo la sorella ancora bambina per impedire la Tragedia, potendo così creare un futuro radicalmente diverso.

Oswald dedica tutta la vita a questo obiettivo, e alla fine arriva vicinissimo a realizzarlo: incontra Lacie bambina ed alza la spada per ucciderla… ma poi cade in ginocchio. In Pandora Hearts il nemico non viene sconfitto durante un combattimento né si redime dopo una chiacchierata col protagonista. Arriva dritto dinanzi al suo obiettivo e alla fine capisce da solo che non ce la può fare, che anche se la vita di Lacie ha portato a tutte le cose brutte e le tragedie che sono seguite… lui non può cancellarla, non può uccidere la sorellina che ha sempre amato.

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Ci sarebbero tantissimi altri personaggi di cui parlare, ma per concludere vorrei parlare di Oz, Gilbert e di un capitolo extra, l’85.5. Nel capitolo in questione i personaggi discutono di quello che Gil potrà o non potrà più fare adesso che è senza un braccio, dal momento che l’ha amputato per eliminare il suo giuramento nei confronti di Glen e stare accanto ad Oz. Nonostante quello che ha perso e che non potrà più fare, però, Gil non rimpiange affatto la sua scelta e rifarebbe tutto, perché non gli importa di nulla se non di stare al fianco di quel bambino che per la prima volta gli ha dato un posto dove stare, lo ha chiamato amico e gli ha detto che lo avrebbe protetto.

Gilbert sceglie di stare al fianco di Oz qualsiasi cosa accada perché, esattamente come quando erano piccoli, sente che quello è ancora il suo posto nel mondo e non smetterà mai di esserlo, perciò non rimpiangerà mai la sua decisione.

Oz, dal canto suo, si sente in colpa per il fatto che Gil abbia perso il braccio a causa sua. Vorrebbe chiedergli scusa, ma pochi secondi prima di finire la frase si ferma e pronuncia altre parole, ancora più significative: “Grazie, Gilbert”. E questo ringraziamento da parte di Oz in un capitolo extra, per giunta, è una degli eventi più significativi ed impattanti di Pandora Hearts; una delle più belle dimostrazioni d’amore che Jun Mochizuki abbia scritto. Oz lo ringrazia per tutto ciò che ha fatto per lui, lo ringrazia per essersi dimostrato disposto ad arrivare a tanto per proteggerlo, per essere sempre stato con lui e per aiutarlo ogni giorno a non perdere se stesso.

oz
gil sp

È grazie all’amore delle persone che gli stanno accanto, Alice e Gilbert soprattutto, che Oz riesce a non cadere nella disperazione più totale: gli dicono che è un falso, che non ha mai avuto nulla che potesse definire veramente suo nella vita, ma grazie ai gesti di Gil e Alice trova la forza di rispondere che non è vero, che anche se è un falso le persone che gli vogliono bene continueranno comunque a volergliene e che loro sono la prova che lui è Oz. Loro sono la prova che lui esiste veramente, coloro che gli permettono di dire “Io sono qui”, che per lui va bene stare qui. Ringraziare qualcuno solamente perché vuole restare al nostro fianco è una cosa meravigliosa, oltre ad essere una delle più pure dimostrazioni d’amore che esistano.

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Pandora Hearts, infondo, è proprio questo: un manga che esalta l’amore, di qualsiasi tipo, fra i suoi personaggi e il miracolo stesso di poter essere tutti insieme, qui, ora.

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Daniela Reina

Daniela Reina

Nel tempo libero viaggia attraverso tempo, spazio e mondi di fantasia in compagnia di qualche buona lettura. Il suo manga preferito è Berserk, l'anime Neon Genesis Evangelion.

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