Quando una parte della nostra infanzia viene a mancare è una perdita che sentiamo più di tante altre. E così, nella giornata di oggi è venuto a mancare Tony Fuochi: nato a Cremona nel 1955, è stato il doppiatore e direttore di doppiaggio di molte serie animate con cui siamo cresciuti un po’ tutti.
I molti ruoli di Tony Fuochi
Lo ricordiamo soprattutto per il suo ruolo di Phoenix nel primo doppiaggio di diversi film de I Cavalieri dello Zodiaco, come La dea della discordia e La leggenda del grande tempio; ha prestato anche la voce dello Stregone del Toro in Dragon Ball, Dragon Ball Z e GT, ed è stato anche il primo doppiatore di alcuni personaggi di One Piece, come Gol D. Roger e Bagy il Clown.
Ma non soltanto serie animate: Tony Fuochi è stata la voce di diversi videogiochi, come Efesto in God of War III e Robert Faulkner in Assassin’s Creed III.
Come racconta in un’intervista tenuta insieme al collega Flavio Arras al San Donà Fumetto del 2019 (intervista che potete trovare a questo link su YouTube), Tony Fuochi ha incominciato a lavorare in radio e a fare pubblicità con un suo studio; successivamente ha incominciato a lavorare nel mondo del doppiaggio, e il suo talento è stato riconosciuto fin da subito, grazie alla sua voce corposa e “nuova”.
Tra i diversi aneddoti, Tony Fuochi ricorda di come all’inizio nel mondo dell’animazione ricevesse solo le parti di personaggi “brutti e cattivi”, proprio per la sua voce corposa. E alla fine, riuscì a ottenere la parte di Phoenix ne I Cavalieri dello Zodiaco, venendo scelto tra l’altro per ultimo tra le diverse voci dell’anime.
Un ruolo, come lo Stregone Toro e tanti altri che hanno cementato nei nostri ricordi la voce di Tony Fuochi e che lo ricorderemo con affetto.
Quando noi abbiamo doppiato certe cose, non c’erano i fan, non potevano esserci, non c’era il prodotto: per anni sono sono state doppiate cose che non avevano fan. I fan sono cresciuti man mano che è passato il tempo: […] si sono organizzati loro, ci si ritrova, si parla, ed è diventata una bella cosa […].
Ogni tanto mi piace molto incontrare la gente che ti dice almeno “Bravo, mi è piaciuto il tuo lavoro”; è una soddisfazione che è grandissima.