È da tempo ormai che, sul mondo del web, si discute della possibilità che Intel possa a breve sviluppare delle CPU con delle funzionalità a pagamento, da sbloccare dopo l’acquisto pagando una certa somma di denaro alla compagnia statunitense.
Questa tecnologia, chiamata Software Defined Silicon (SDSi), consiste infatti in un meccanismo sviluppato da Intel per attivare alcune funzionalità aggiuntive presenti nelle CPU mediante un apposito software.
Lo SDSi porterebbe quindi un guadagno non indifferente alla società statunitense, dato che oltre al semplice tornaconto economico generato dal pagamento per sbloccare le funzionalità aggiuntive, Intel risparmierebbe anche sulla produzione di CPU, producendo in questo modo un solo modello di processore piuttosto che realizzarne diversi esemplari con caratteristiche differenti.
L’utente potrebbe infatti, grazie alla tecnologia SDSi, acquistare una CPU e sbloccare soltanto le funzionalità che gli servono, personalizzando così la sua esperienza finale con i processori Intel.
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Quando arriverà la tecnologia SDSi sui processori Intel?
Già a partire dallo scorso del tempo Intel ha iniziato a distribuire varie patch per abilitare il meccanismo SDSi, in particolar modo su quei sistemi operativi dotati di kernel Linux. A questo punto, dopo aver rilasciato una serie di patch, la compagnia statunitense è ora intenzionata ad aggiungere il supporto allo SDSi sulla prossima versione del kernel Linux, ovvero la 5.18.
A confermare questa tesi troviamo Hans de Goede, uno storico sviluppatore Linux di lunga data che ha lavorato su varie piattaforme legate al mondo open source, come Red Hat. Goede ha affermato nel dettaglio:
“Supponendo che non vengano rilevati problemi importanti [nello sviluppo della tecnologia SDSi], il piano è sicuramente quello di inserirla prima dell’introduzione della versione di Linux 5.18”.
Malgrado tali conferme, non si sa ancora quali funzionalità sarà in grado di abilitare SDSi, anche se è già noto che supporterà, almeno per il momento, soltanto le CPU Xeon Scalable di 4° generazione, note anche come Sapphire Rapids.
Inoltre, non è ancora noto neanche il prezzo finale da pagare per sbloccare le funzioni della CPU offerte dallo SDSi. Si può immaginare tuttavia un costo intorno ai $50, ovvero lo stesso prezzo richiesto da Intel per il controverso programma Intel Upgrade Service, un servizio molto simile allo SDSi introdotto nel 2010 che ha avuto vita breve, avendo ricevuto feroci critiche dagli specialisti del settore e venendo ritirato soltanto un anno dopo, nel 2011.
Fonte: Tom’s Hardware.