Nelle strade più frequentate di Tokyo, alcuni edifici sono da tempo entrati a far parte dello scenario in modo indelebile, e i rinomati arcade Sega sono senza alcun dubbio tra questi. La prima volta che ci si ritroverà a vagare per il centro della capitale giapponese, sarà impossibile non incrociare almeno uno di questi locali pieni di meraviglie videoludiche, con cabinati e macchinari in grado di soddisfare gli appassionati di tutte le tipologie di giochi.
La nomea delle sale giochi Sega si è fatta largo anche tra gli stranieri per via dell’intenso turismo e, soprattutto negli ultimi anni, grazie anche al ritorno in pompa magna della casa videoludica, che dopo aver rinnovato le proprie politiche e management continua a sfornare un successo dopo l’altro. Ciononostante, gli arcade rimangono comunque posti frequentati maggiormente da una “nicchia” di persone, e il settore negli ultimi decenni non è riuscito a riemergere efficacemente. Nel 2021, dopo che la pandemia si è presentata, la situazione è diventata ancora più instabile.
Sega nel 2020 ha dovuto infatti chiudere diverse location a Tokyo, vendendo circa l’85% delle azioni nel settore degli arcade a Genda Inc, mantenendo solo una piccola percentuale di azioni che non consentiva poteri decisionali. Nelle ultime ore, la compagnia ha infine venduto le azioni rimanenti (14,9%) sempre a Genda Inc, segnando di fatto la conclusione del suo coinvolgimento in questo genere di mercato dopo ben 50 anni.
Da Sega a GiGO
In futuro il simbolo di Sega sarà sostituito da GiGO, ribrandizzando in via definitiva gli arcade in tutto il Giappone. Il presidente di Genda ha spiegato i motivi dietro questo nome: si tratterebbe di un acronimo di “Get into the Gaming Oasis”, in italiano “entra nell’oasi del gaming”. I primi arcade che riceveranno la nuova denominazione saranno quelli di Ikebukuro, Akihabara e Shinjuku.
In realtà, “GiGo” non si presenta come una parola del tutto nuova per Sega: si trattava infatti di un marchio secondario usato per i propri arcade, tra cui uno storico edificio di queste sale giochi presente ad Ikebukuro, che possedeva già la medesima dicitura (anche se originava dalla combinazione di “gimmick”, tratto unico, e “God”).
Sega rimane pur sempre un marchio familiare ai giocatori, e dopo averne acquisito l’85%, a gennaio 2021 Genda Entertaiment ha voluto preservarne la firma, includendolo con il proprio nome. Ci troviamo ora un anno più avanti e le cose sembrano essere cambiate oramai: adesso è giunto il momento per Genda GiGo Entertaiment di occupare l’intera scena.
Questa notizia segna la fine di un’era per il gaming più tradizionale, nostalgico e “retro” del Giappone, e le reazioni dei fan online non nascondono affatto note di amara tristezza. Non sono neanche state fornite spiegazioni sul motivo per cui Genda voglia distanziarsi dal suo originale proprietario, e trovandosi a prendere strade diverse finiranno inevitabilmente con il creare due entità distinte.