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iBeer: lo sviluppatore dell’app per iOS è arrivato a guadagnare più di 20.000$ al giorno

Con l’uscita del primo iPhone nel 2007, migliaia di sviluppatori hanno iniziato a sviluppare applicazioni di ogni tipo, da quelle più utili fino ad alcune che piuttosto inutili, ma divertenti da utilizzare qualche volta. Una di quelle che ha ottenuto maggior successo è stata sicuramente iBeer, un’app che tramite l’accelerometro del telefono simulava la bevuta di un bicchiere di birra, con il liquido che si spostava a seconda dei movimenti dello schermo. Un’app curiosa, ma non particolarmente utile, che nonostante ciò ha portato al creatore Steve Sheraton dei guadagni importanti.

Durante un’intervista a Mel Magazine, Sheraton ha raccontato la storia della creazione dell’app. Steve era un mago senza soldi che già in passato aveva lavorato ad una applicazione simile chiamata E-spresso, realizzata per Palm Pilot, il cui funzionamento era piuttosto simile ad iBeer, ma con ovviamente il caffè protagonista. Un’idea senza grande successo, considerando anche lo schermo monocromatico del dispositivo. Con l’avvento dell’iPhone però le possibilità erano più ampie, ma c’era un problema.

Infatti nel primi mesi dopo l’uscita non era ancora possibile sviluppare app per l’iPhone da parte di terzi, per cui la prima versione consisteva in un filmato venduto su iTunes a 2,99$. Nonostante l’app fosse ancora molto basilare (mancava ancora l’accelerometro), Steve iniziò a guadagnare cifre discrete, ovvero più di 2000$ dal giorno. Con l’avvento dell’App Store, Steve sviluppò finalmente la versione ufficiale di iBeer. Visto il basso costo l’app divenne subito tra le più scaricate, portando allo sviluppatore anche più di 20.000$ di guadagno al giorno.

iBeer

Il rapido declino di iBeer

Nonostante il buon successo l’app passò presto di moda, con i possessori di iPhone che si concentrarono su altre app e giochi. Steve cercò di aggiungere nuove funzioni, come nuove bevande o una partnership con alcuni marchi di birra. Anche lo sviluppo della versione per Android non portò grandi successi, anche a causa dello sviluppo di app identiche come iPint, che erano però gratuite, strada seguita poi anche da iBeer. Per chi fosse interessato a un tuffo nel passato l’app è ancora disponibile per iOS, mentre la versione Android non è più disponibile.

Lo stesso Sheraton ha avuto un declino a seguito del “successo” ottenuto, anche a causa di alcuni problemi con l’alcol e sperperò buona parte dei guadagni. Ora vive in Spagna con la famiglia, dove ha una fattoria dove coltiva frutta e sviluppa qualche app per maghi, la sua vecchia passione.

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Matteo Pignagnoli

Matteo Pignagnoli

23 anni, laureato in scienze della comunicazione con l'obiettivo di diventare giornalista. Appassionato sin da piccolo di gaming e sport, mi interesso anche di anime, manga e musica.

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