L’adeguamento alla nuova normativa approvata con l’ultimo decreto fiscale impone a operatori e pay TV di tornare al rinnovo delle loro offerte in 12 mensilità all’anno.
Questo significa che gli abbonamenti per il mercato consumer si rinnoveranno ogni 30 giorni e non più ogni 28 come invece era solito fin ora con praticamente tutti gli operatori telefonici.
TIM si adegua e ha annunciato che a partire dal 1 aprile 2018 attuerà il rinnovo ogni 30 giorni, ma questo comporterà un aumento di prezzo delle tariffe: la mensilità in più che attualmente i consumatori pagano verrà recuperata e spalmata sulle dodici mensilità, con un aumento dell’8,6% di ogni tariffa.
Il ritorno alle dodici mensilità all’anno dovrebbe evitare pubblicità ingannevole e portare maggiore chiarezza nei contratti, ma vale la pena far notare che, pagando uguale a prima di fatto potremo beneficiare di 12 rinnovi della nostra offerta all’anno, uno in meno rispetto a prima. Perché pagare uguale per avere meno?
Tutti i gestori dovranno adottare la nuova tariffazione mensile, pena le multe dell’AGCOM e un rimborso verso il consumatore di 50 euro + 1 euro per ogni giorno di fatturazione illegittimo.
Siete favorevoli a questo cambiamento?