Gli NFT sono stati in grado di espandersi in diverse categorie dell’intrattenimento e dei multimedia. Si possono ottenere token non fungibili non solo inerenti a semplici immagini, ma anche nel caso si tratti di musica, videogiochi, libri, qualunque genere di elemento artistico e creativo. E nonostante lo scetticismo che circonda questo mercato, è improbabile che vedremo sparirli molto presto.
Con i nuovi concetti di metaverso, e anche grazie all’insistente promozione da parte degli influencer e importanti aziende, gli NFT hanno subito una rapida diffusione in ogni parte del web, entrando di prepotenza nella coscienza collettiva. Tuttavia, essendo un elemento totalmente inedito, e non trovandosi ancora sottoposti a regolazioni precise o a severe interventi da parte di qualche autorità, sono diventati uno dei mezzi prediletti dei truffatori online per fare soldi facili.
Da qualche tempo sarebbero emersi dei “furti d’immagine” da parte di alcuni utenti, i quali vanno ad appropriarsi di media realizzati da creatori di contenuti come YouTubers e streamers, per rivenderli in seguito sotto forma di NFT. Il caso più recente è stato causato dall’utente StaleTheWeb, che sarebbe stato autore di NFT usando popolari YouTubers nel mondo del gaming americano, come Caddicarus, o anche Alanah Pearce, game writer presso Sony Santa Monica.
Identità sotto forma di NFT
In un altro articolo, abbiamo visto come un ragazzo abbia venduto le proprie foto sotto forma di NFT, ottenendo da esse un traguardo impressionante, finendo con il raggiungere quasi un milione di dollari di ricavi. Questo fatto dimostra come sia effettivamente possibile utilizzare immagini che ritraggono delle persone come NFT, e lo stesso sarebbe applicabile per quelle raffiguranti personaggi pubblici o piuttosto conosciuti sul web.
Le reazioni da parte delle celebri vittime di questi “furti” si sono fatte largo mediante i social media, e da molti di loro traspare una forte rabbia nel vedere i propri volti o immagini di profilo sfruttate in questo modo. In un tweet, Caddicarus esprime tutto il suo astio verso questo gesto, tanto da preferire che la foto in questione fosse stata monetizzata attraverso degli oggetti utilizzabili, piuttosto che con una raccolta simile a un album di foto su Facebook.
Anche Alanah Pearce si sfoga su Twitter dopo essere stata allarmata del fatto accaduto, dicendo di aver ricevuto questa notizia “prevedibilissima” riguardo qualcuno che si sarebbe impossessato di una sua immagine, di sua proprietà, ponendoci sopra un logo registrato di un sito porno, vendendola poi come NFT. In aggiunta, nel tweet la donna lascia sottintendere in modo non troppo esplicito i guai legali che emergeranno molto presto.
La piattaforma OpenSea ha voluto poi rispondere all’accaduto, sostenendo come essa non supporti in alcun modo la vendita di NFT che vanno a plagiare gli artisti. Dichiara inoltre di essere intervenuta già in numerosi casi, attraverso la rimozione degli NFT incriminati e bannando gli account degli autori. Tuttavia, mentre l’NFT di Alanah Pearce è stato rimosso, quelli di Caddicarus e di altri creator rimangono ancora disponibili sul sito.