Voldemort: Origins of the Heir ,scritto e diretto da Gianmaria Pezzato, è disponibile da meno di un giorno su Youtube ed ha già ricevuto l’encomio dei fan.
Tutto meritato?
Prima di rispondere alla domanda e prima di iniziare con l’analisi del film in questione è necessaria una premessa: il prodotto di cui vi parlerò oggi è un fan film il cui budget ammonta a 15.000 euro, perciò ogni considerazione e il voto finale saranno, ovviamente, contestualizzati in base a queste premesse.
Per maggiori informazioni sulla pellicola, il cast e altro consiglio una visita al sito della Tryangle Films .
Dai fan, per i fan
Voldemort: Origins of the Heir è un fan film prodotto e girato interamente in italia da italiani e può essere tranquillamente definito un motivo di patriottico orgoglio per noi nerdacci cresciuti a pane e Harry Potter.
Il perché è presto detto: questo fan film, pur non esente da difetti, è quanto di più vicino a una produzione ad alto budget si potesse sperare.
Un film che ha personalità, e lo dimostra subito
La regia e gli effetti speciali, infatti, assieme alle scenografie, sono eccezionali; il livello recitativo è più che soddisfacente e la sceneggiatura, per quanto basilare, riesce nelle sue intenzioni e regala una discreta dose di momenti emozionanti.
Sotto il lato tecnico il film mostra i muscoli sin dai primissimi minuti, aprendosi con una scena di combattimento (prima ripresa in piano sequenza, poi in POV per infine passare a una ripresa più “classica” ma estremamente serrata) diretta magistralmente e pregna di effetti visivi che poco hanno da invidiare alle produzioni Hollywoodiane.
Veniamo quindi catapultati nella storia in medias res, per poi assistere agli eventi attraverso il classico, ma ben sfruttato, espediente dell’interrogatorio, con un continuo stacco tra il presente e il passato.
Gli attori recitano a un livello più che buono, con una menzione speciale per Stefano Rossi (Tom Riddle) e Maddalena Orcali (Grisha McLaggen da adulta) veramente ben calati nelle loro parti e entrambi dotati di un carisma che buca lo schermo.
La sceneggiatura, come già detto, è molto lineare (adatta ai 52 minuti di durata del film) ma racconta una storia ben scritta e oculata, che non intacca il canone ma anzi lo amplia, donandoci nuovi eventi e personaggi carismatici a cui è difficile non affezionarsi, senza mai cadere nell’eccessivo fan service.
Non è però impeccabile
Passando ai lati negativi il film soffre della scelta del doppiaggio inglese sovrapposto alle performance degli attori in post produzione, necessario per un’ampia distribuzione del prodotto, ma spesso desincronizzato col labiale e in certe scene effettivamente fin troppo posticcio e fastidioso.
Alcune scene, inoltre, mostrano un green screen fin troppo evidente, andando a perdere i punti guadagnati dalla realizzazione pressoché ottima delle scenografie.
In conclusione Voldemort: Origins of the Heir si presenta come un fan film lodevole, non perfetto, ma che nemmeno tradisce le aspettative, e che merita di essere visto e condiviso anche solo per l’arduo lavoro che c’è stato dietro.
In caso vi sia sfuggito potete sedervi e gustarvelo qui:
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