La carenza di carta è stato un altro dei problemi derivanti dalla pandemia, e con il recente annuncio da parte di Panini Comics sembra che la situazione peggiorerà anche nel nostro Paese. Una situazione del genere era stata riscontrata mesi fa già nell’industria dei manga, per via dell’incredibile aumento di domanda e l’esplosione della popolarità di questo media in tutto il mondo.
Panini Comics non è quindi l’unica vittima di questa crisi cartacea: dalla fine del 2020 a giugno del 2021 c’è stato un considerevole aumento del costo per le risorse utili a realizzare carta e cartone, portando un’elevata tensione all’interno dei mercati, incapaci di garantire un’offerta soddisfacente. Questa situazione era già palpabile in altre tipologie di materie, tra cui il petrolio, il gas e le terre rare con cui produrre materiale per i dispositivi elettronici, e adesso diventa sempre più presente anche nell’ambiente editoriale.
In aggiunta, mentre alcune testate e case editrici internazionali hanno deciso di portare le loro pubblicazioni in un formato digitale, come ad esempio nel caso di Manga Plus o dei famosi quotidiani, Panini Comics si trova ancora al punto di partenza, muovendosi su questa strada piuttosto a rilento. Con le recenti dichiarazioni si scopre inoltre di essere ad un punto piuttosto critico, e per questa ragione ha deciso di prendere delle misure inevitabili, che potrebbero non piacere affatto ai lettori.
Arriva un aumento dei prezzi per i fumetti e produzioni Panini Comics
Come già detto, negli scorsi mesi i comparti digitali hanno subito un’accelerata improvvisa, dando una svolta definitiva alle modalità di lettura delle pubblicazioni. Mentre da un lato si presenta il digital retail, dall’altro vi è il digital publishing: il primo implica la vendita di prodotti fisici attraverso gli store, ma in questa carestia di materie prime esso si presenta come un metodo decisamente poco fattibile, nel caso non si vogliano alterare i prezzi delle produzioni.
Purtroppo, Panini Comics non ha ancora dato vita ad un mercato vero e proprio riguardante le edizioni digitali. E con i contagi che aumentano nuovamente, rimane difficile riportare le cartiere alla capacità produttiva precedente la pandemia (che in realtà versava già in uno stato precario), o a rivolgersi a Paesi con bassi costi di lavoro: dopotutto, anche le tempistiche di consegna sono state intaccate dal virus, portando a lunghi periodi d’attesa per le tipografie. Tutto ciò ci porta dunque alla situazione attuale, con la casa editrice costretta a fare un annuncio che porterà non poche critiche:
Cari lettori e lettrici,
la situazione di grande difficoltà di questi ultimi due anni ha determinato, come ormai ben saprete, una serie di problemi legati all’approvvigionamento di materie prime, nonché sensibili rincari sulla carta e più in generale sui costi di produzione, ormai non più sostenibili, dei nostri libri e fumetti. Queste circostanze porteranno all’aumento di prezzo di alcune nostre pubblicazioni, a partire dai prossimi mesi. Nell’affrontare questa pesante ondata di rincari delle materie prime, sarà tuttavia nostra premura limitare il più possibile l’entità di questi aumenti.
In genere, gli editori vanno a fare degli accordi preventivi per la fornitura di carta, essendo a conoscenza del loro fabbisogno annuale. Ma adesso, quando una casa editrice si trova a dover pianificare le date di uscita e il numero di copie, viene richiesto un anticipo di oltre un anno, e il costo maggiorato della carta deve essere coperto da stampatori ed editori per non causare un sovrapprezzo delle pubblicazioni.
Cosa ne pensate dell’annuncio di Panini Comics? Vorreste che anch’essa effettui una svolta definitiva verso il digitale? Diteci la vostra opinione in un commento.