Il laboratorio ultimamente sta avendo poca energia elettrica. Si vede che mantenere un Voltorb non è cosa da poco. Ah… fare l’allenatore è davvero complicato! (anche se sono più Indeedee e Luxray a badare a lui).
È il momento giusto per catturare qualche Pokémon che possa aiutarmi a ricaricare le energie elettriche del laboratorio, mi recherò alla centrale elettrica nei pressi di Aranciopoli. Il Professor Cerasa ci manda i suoi assistenti di ricerca, quindi penso che chiunque ci possa accedere.
I mon ideali da catturare potrebbero essere dei Magnemite (コイル Coil), i Pokémon Magnete di doppio tipo elettro/acciaio. I motivi sono molteplici: sono carini e soprattutto possono evolversi in un potente Magnezone! Meno male che ho portato con me anche delle esche adatte ad un mon elettrico: delle batterie (ed è a questo unto che il professore si accorge di aver fatto un’enorme cavolata, perché si è portato delle batterie scariche, e i Magnemite mangiano solo elettricità. Praticamente anche con vari Magnemite non risolverebbe il suo problema di mancanza d’energia).
I Magnemite sono mon che ricordano dei robot, e che nel vederli danno l’impressione di esistere da poco tempo. Loro però esistono da migliaia di anni, visto che ci sono prove storiche che li vedevano coinvolte nella grande guerra di Kalos di 3000 anni fa, e sono stati oppure rappresentati negli intagli antichi presenti nelle Rovine d’Alfa nella regione di Johto. Nonostante il loro aspetto meccanico, sono comunque degli esseri viventi ing rado di provare emozioni e riprodursi.
Le parti magnetiche del loro corpo sono generano un campo elettromagnetico che gli permette di ignorare la gravità e di disgregare tutti gli equipaggiamenti che fanno uso d’elettricità. Quando finiscono la loro scorta d’elettricità, cadono a terra e non sono più in grado di muoversi, fino a quando non vengono ricaricati anche con una semplice batteria carica d’energia. Sono mon dall’animo poco aggressivo, che attaccano raramente gli allenatori che si trovano vicino a loro, preferendo scappare, visto che a loro non piacciono particolarmente le interazioni.
Se attaccati, invece, rispondono con mosse di stato che paralizzano gli assalitori. I Magnemite catturati dagli allenatori diventano invece degli abili lottatori, cosa dimostrata anche dai vari Magnemite facenti parte delle squadre dei capipalestra, in quanto più il loro legame con un allenatore è forte, più si sentono determinati.
Sono attratti da qualunque apparecchio elettrico, e nei tempi recenti sono aumentati i loro attacchi alle centrali elettriche, visto che tutte le linee elettriche si trovano sottoterra. Per evitare dei black-out, le centrali elettriche emettono delle onde che questi mon non sopportano, in modo da non farli avvicinare. In passato vivevano anche in luoghi che non avevano molta elettricità.
Al livello 30 si evolvono in Magneton, per poi evolversi in Magnezone se salgono di livello i un luogo dove c’è uno speciale campo elettromagnetico (precisamente il Monte Corona di Sinnoh, la Cava Pietraelettrica di Unima, il Percorso 13 di Kalos, la città di Ciclanova di Hoeenn, il Monte Tepore e il Canyon di Poni di Alola) o se esposti ad una pietratuono. I bambini della regione di Kanto hanno creato una canzone in loro onore, intitolata Where is Magnemite? Here is Magnemite! (コイルのうた『ドコイル、コイル?ココイル、コイル!』).
L’aspetto
Il corpo dei Magnemite è fatto di metallo (da questo il loro tipo acciaio) ed è per la maggior parte rotondo. Nel suo corpo principale presenta un grandissimo occhio rotondo, dalla sclera bianca e l’iride nera (che diventa a forma di x quando vanno fuori combattimento), due piccole viti sotto l’occhio (che non hanno alcuna utilità, anche se sembrano essere i loro piedi, visto che le conta come orme) e una grande vite nella parte superiore della testa, che si avvita e svista ad ogni loro movimento ed ha la funzione di un’antenna.
Ai lati presentano due calamite nere con punte azzurre e rosse. Gli esemplari cromatici sono di colore giallo, mentre le calamite sono grigio chiaro con le punte nere.
Magnemite è ispirato ad un magnete. Il suo nome inglese deriva dall’unione delle parole magnet (magnete) e mite (minuto) o dalla parola magnetite (magnetite), mentre il suo nome giapponese è composto dalla parola coil (bobina). Inizialmente il suo nome giapponese doveva essere anche quello inglese, che poi è stato cambiato in quello che conosciamo oggi.
Cosa ne pensate di Magnemite? Scrivetecelo nei commenti, e se non avete ancora letto lo scorso episodio della rubrica, potete trovarlo qui.