Con la pandemia, Twitch è stato uno dei social più utilizzati per molti ragazzi, che hanno così scoperto tanti streamer che hanno tenuto loro compagnia durante il lockdown, portando il sito a una notorietà incredibile, destando l’interesse di celebrità televisive o sportivi. L’esplosione della piattaforma e la possibilità di portare vari contenuti, ha però portato su di essa anche una serie di personaggi i cui contenuti possono essere considerati quanto meno discutibili.
Parliamo ad esempio di Gabbrone, Fabio Zeta, SocialBoom e appunto Don Ali, streamer che solitamente fanno live IRL (in Real Life), ovvero live in giro per le città, eventi o locali. Il problema è che essi si riducono a creare fastidi sui mezzi pubblici, nei negozi o ad eventi come il GamesWeek, disturbando lavoratori e persone comuni che magari sono solo sedute di fianco a loro sull’autobus, filmando il tutto con la telecamera, per creare content e attirare pubblico.
Tra questi Don Ali è uno dei più conosciuti. Si tratta di un ragazzo di Torino che si limita semplicemente a provocare e deridere persone che incontra come ad esempio un anziano su un autobus o una negoziante straniera, che lo avevano ripreso perché non aveva la mascherina come previsto dalle norme anti-covid. Il ragazzo non aspetta altro per litigare e provocare, mostrando sempre un atteggiamento piuttosto irriverente nei confronti delle altre persone.
In una di queste live, questo suo atteggiamento aveva portato una commessa a chiedere l’intervento della polizia, che aveva inseguito il ragazzo (che mostra in live anche una parte della fuga) per poi arrestarlo all’interno di un palazzo. Finito anche in cella per un paio di giorni, il suo account Twitch era stato bannato a tempo indeterminato e molti utenti erano convinti che il ban sarebbe stato permanente, viste le politiche dell’azienda e casi simili come quello di SocialBoom.
Lo sban di Don Ali e le politiche di Twitch
Invece dopo meno di due mesi, Don Ali ha comunicato tramite il proprio profilo Instagram di aver ottenuto lo sban e di poter ricominciare a streammare. Una decisione che lascia molti dubbi sulle politiche di Twitch, che ancora una volta appaiono piuttosto indecifrabili. Se pensiamo che alcuni creator come Sdrumox (bannato da oltre un anno per una frase completamente decontestualizzata) o Ivan Grieco (bannato per oltre un mese per una clip presa senza considerare il resto della discussione) hanno subito ban simili o peggiori per situazioni non assolutamente paragonabili a qualcuno che infrange la legge e disturba persone senza alcun motivo.
Il problema di quanto fatto da questi streamer – oltre al contenuto stesso in sè – è il rischio emulazione che può portare molti ragazzini a fare contenuti simili per poter ottenere velocemente visibilità e fama sui social, visto che queste clip vengono ricaricate in gran numero su YouTube dove ottengono spesso tantissime visual. La piattaforma viola dovrebbe prendere più sul serio questi problemi e intervenire in maniera più rapida e efficace contro certi creator, invece di agire con semplici ban temporanei.
Commodoriani diteci nei commenti cosa ne pensate di questa vicenda.