Nelle ultime settimane Demon Slayer è stato molto spesso al centro della bufera e di diverse critiche per i nuovi personaggi introdotti nella saga del Distretto a Luci Rosse: tra chi criticava la violenza della serie, chi il troppo fanservice presente in certe scene chi il fatto che uno dei nuovi personaggi abbia tante mogli, di certo non si può dire che il nuovo arco narrativo stia passando inosservato.
Proprio in mezzo a questo clima, o forse cavalcando tali polemiche, in Giappone è nato un dibattito intorno alla sessualizzazione presente negli anime e se essa sia giusta o sbagliata.
Il giornale giapponese Chunichi Shimbun ha recentemente pubblicato un articolo in tal senso contenente diverse dichiarazioni di madri di famiglia che commentavano la sessualizzazione negli anime, criticandola perché minori e bambini potrebbero prendere questi “comportamenti inappropriati” come “normali”.
A seguire vi lasciamo alcuni dei commenti delle varie madri presenti nell’articolo del giornale:
“Sono preoccupata per il contenuto sessualmente esplicito di un anime che guarda mio figlio di seconda elementare. Un ragazzo tocca il seno di una ragazza, e la sua biancheria intima è visibile. Oppure, in Kimetsu no Yaiba (Demon Slayer) c’è una ragazza che mette in mostra il suo seno, e mi preoccupa il fatto che alla gente questo non interessi. Mi chiedo se qualcuno possa denunciare questa situazione.”
“Mi sento allo stesso modo. Ho una figlia che frequenta una scuola secondaria e un figlio alle elementari, e ogni volta che guarda anime o pubblicità per bambini che enfatizzano il seno più del necessario, attraverso le dimensioni o l’abbigliamento, si chiede: “per chi è questo?”. Mi sento offesa.”
“Sono sicura che molti genitori si sentano allo stesso modo, è frustrante.”
“Devo costantemente ricordare ai miei figli di non toccare, guardare o scoprire le parti private delle donne (seno, fianchi e genitali). Se vi imbatteste in scene simili nel mondo reale chiedetevi: “come vi sentireste se qualcuno toccasse il vostro corpo senza permesso?”. I bambini non sono capace di porsi queste domande senza l’aiuto dei genitori. Se lo vedono negli anime, penseranno che sia “normale” farlo anche nel mondo reale.”
Un’altra donna, invece, assume posizioni più tolleranti e sostiene che sia impossibile eliminare la sessualità dai manga e che anzi è meglio che i bambini scoprano certe cose tramite questi prodotti e ne discutano poi coi genitori, piuttosto che tramite altri mezzi.
“È naturale che i bambini delle elementari siano interessati al sesso. È impossibile eliminarlo dagli anime e dai manga. Il sesso è la fonte della vita e della nascita ed è meglio essere aperti a riguardo, piuttosto che lasciare che i bambini lo imparino tramite altri mezzi. Parlo spesso di sessualità coi miei figli e faccio notare loro quali comportamenti non sono accettati dalla società.“
Che ne pensate voi Commodoriani delle posizioni espresse dalle madri giapponesi? Ritenete che la sessualizzazione presente negli anime possa talvolta essere eccessiva o che non ci sia nulla di male? Fatecelo sapere nei commenti!