Il Giappone è una terra piena di misteri: in questa nazione si possono osservare numerose peculiarità e aspetti mai visti in Occidente. Ai nostri occhi, molte sue caratteristiche suscitano spesso una forte curiosità, e spesso finiscono per fare notizia proprio per questa ragione. Le bizzarrerie date dalla cultura giapponese, piuttosto lontana dalla nostra, non devono però distoglierci anche dalle grandi opere e innovazioni che il Giappone ha dimostrato di poter realizzare.
Mentre ci sorprendiamo per il sorgere di una nuova gigantesca statua di Gundam, dal Giappone escono fuori novità ugualmente impressionanti: stavolta, è la possibilità di degustare il sapore dei cibi semplicemente con uno schermo e la propria lingua. Ma prima di rimanere perplessi anche su questo, conoscere il motivo che ha portato a quest’invenzione potrebbe dare a quest’invenzione un ruolo davvero utile, specialmente durante la pandemia.
Lo schermo degusta-cibi creato in Giappone
La notizia è stata riportata qualche giorno fa, ma è già rimbalzata sulle principali testate internazionali: il prototipo dell’invenzione in questione è stato realizzato da un professore dell’università Meiji in Giappone, Homei Miyashita. Si tratta di uno schermo TV in grado di replicare il senso del gusto dato da alcuni cibi, e che potrebbe in futuro andare ad ampliare le esperienze multisensoriali.
Il dispositivo è stato denominato “TTTV”, ovvero Taste the TV. All’interno di esso è inserito un modulo rotante con 10 cilindri di aromi, e questi vengono poi miscelati nel modo più adatto per poi riprodurre il sapore del cibo. Dopo aver dato origine alla miscela, essa viene poi spruzzata sopra una pellicola rotante, che va infine a raggiungere la porzione di schermo sulla quale viene rappresentato l’alimento che si vuole assaggiare.
Nel caso si voglia però sperimentare con una versione meno “imbarazzante” di questo dispositivo, si può andare ad assaporare il campione mediante un piccolo vassoio di plastica. Miyashita ha dichiarato che l’obiettivo di questa creazione si trovi nell’apportare un’esperienza simile a quella che una persona potrebbe provare mangiando in un ristorante dall’altra parte del mondo, anche rimanendo a casa.
Ciò apre a diversi scenari sui possibili impieghi che la TTTV potrebbe ricevere: se si riuscisse a tramutarlo in un’applicazione, con essa si potrebbero “assaggiare” anticipatamente i piatti dei ristoranti, o all’interno di trasmissioni culinarie, o ancora in corsi di cucina e degustazione e nei ricettari online. In aggiunta, considerata l’attuale impossibilità di viaggiare, significherebbe anche poter fare un “tour di degustazione” magari proprio in Giappone.
Una studentessa dell’università Meiji che ha testato il prodotto con un dolce al cioccolato, ha confermato come fosse possibile percepirne il sapore, ritenendolo simile a una “salsa al cioccolato”. I costi di quest’invenzione non sarebbero neanche troppo esigenti, se equiparati a una normale TV: si parla infatti di circa 700 euro, cioè 100mila yen in Giappone.
Essendo ancora un prototipo, la TTTV dovrà subire importanti modifiche e espandere in modo ulteriore la varietà di sapori in grado di replicare, ma sembra comunque uno strumento in grado di contribuire ulteriormente all’avanzamento tecnologico, che si potrebbe apportare in futuro anche nella realtà virtuale. Credete che quest’invenzione risulterebbe utile? Diteci il vostro pensiero in un commento.