È appena finita la Milano Games Week e forse è il primo evento italiano ad aver visto in maniera massiccia la presenza di personaggi che sono divenuti più o meno celebri su Twitch facendo tutt’altro che contenuti condivisibili. La fiera è stata infatti teatro di diverse situazioni che vanno dal limite dell’imbarazzante fino ad arrivare alla violazione della legge.
Il primo caso su cui ci soffermeremo è sicuramente quello del noto “snitch” di YouTube Social Boom. Questo content creator, che per chi non lo conoscesse ha raggiunto una certa notorietà portando il gossip da Internet sui social, è uno di quelli che fa parte della schiera milanese degli streamer di IRL (contenuto portato in auge da Homyatol ma che ultimamente sta prendendo connotati davvero preoccupanti nelle mani di altri personaggi).
Il tipo ha infatti ben pensato di fare una diretta mentre entrava al Milano Games Week con il biglietto del giorno prima e con un Green Pass di una persona che tra l’altro era in quarantena in quel momento, eludendo la sicurezza e dicendo che era già entrato e che era dovuto ritornare in macchina per prendere l’insulina in quanto diabetico, chiaramente cosa non vera.
Un utente della sua chat ha poi chiamato le forze dell’ordine e lo ha denunciato e Social è stato poi arrestato come si può vedere alla fine del video postato sopra e da come racconta nel video a seguire.
Gli streamer di IRL che stanno rendendo invivibili intere città
Molti di voi si ricorderanno del caso di review bombing che aveva coinvolto un locale di Milano dopo che aveva cacciato lo streamer Gabbrone (per chi non ricorda o non conosce il caso in questione potete cliccare qui). Questo caso è emblematico per quello che una città come il capoluogo lombardo sta subendo da quando una schiera di emulatori del Gabbrone sta invadendo e cambiando le abitudini dei giovanissimi. Erkole, Rospo, Fabio Zeta e tantissimi altri più o meno grandi hanno iniziato una tendenza nel cercare il sensazionalismo durante le IRL. Molti ragazzini, inoltre, cercano di trovare questi streamer per picchiarli o farli bannare, facendo conoscere il fenomeno chiamato dei “maranza”.
Per prevalere gli uni sugli altri, chiaramente, cercano sempre di alzare l’asticella, molto spesso creando disagi o cercando scontri e risse. Ora molti di questi sono in un “arco narrativo di redenzione” dopo dei ban che seppur di poco conto devono avergli toccato il portafoglio. (Di seguito alcuni esempi).
I maranza sbarcano su Twitch
Questa spettacolarizzazione di bullismo abbastanza puerile ha portato gli stessi maranza a voler sbarcare su Twitch. Emblematico è il caso di Don Alì. Questo ragazzo, che mentre scrivo l’articolo è stato bannato dalla piattaforma a quanto pare per due settimane, va in giro a rubare, a bullizzare i lavoratori dei negozi volgarmente chiamati “bangladini” e aggredendo passanti tra cui anche anziani.
“Nel futuro ognuno sarà famoso al mondo per 15 minuti” – Andy Warhol
La responsabilità del Cerbero Podcast
Una parte importante di questi 15 minuti di notorietà è data dalle reaction del Cerbero Podcast, uno dei canali pionieri di Twitch Italia. È quello che quasi sempre dà un po’ di notorietà a queste persone che sanno che, facendo qualcosa di eclatante, finiscono sulla bocca di chi segue la piattaforma.
Il Cerbero Podcast è una realtà molto interessante del panorama di Twitch Italia, molto spesso portano ospiti qualificatissimi per parlare di temi molto complessi. A queste live seguono però le reaction con relativo commento e giudizio delle clip di questo tipo di live. Loro molto spesso si difendono dicendo che non devono essere considerati i vigilanti di Twitch ma di fatto è così che vengono percepiti, e non dovrebbero far finta di non saperlo. Dando visibilità e invitando determinati elementi invogliano ragazzi molto giovani ad emulare i comportamenti di questi maranza.
Il pubblico di Twitch, soprattutto dopo la quarantena, è diventato enorme e con un età media sempre minore. Inoltre YouTube è invasa da clip freebootate.
La speranza è che Twitch Italia prenda provvedimenti molto seri nei confronti di questi contenuti sempre più dilaganti e spinti al limite anche per tutelare i content creator che fanno un lavoro di grande lustro e spessore su questa piattaforma. Se fossi uno sponsor ci penserei due volte prima di investire in pubblicità su una piattaforma che permette un contenuto così basso e volgare.
Commodoriani che ne pensate della deriva che sta prendendo Twitch Italia? Secondo voi cosa bisognerebbe fare per risolvere la situazione? Fatecelo sapere nei commenti.