I lettori più appassionati di manga e fumetti avranno sicuramente notato, con dispiacere, che è ormai da un po’ che le case editrici italiane stanno rinviando sempre più spesso la pubblicazione di volumi e serie. Questa volta però non si tratta di un rinvio patologico (sappiamo che per alcune case editrici rinviare serie di settimana in settimana o peggio ancora di mese in mese era ormai una questione all’ordine del giorno) ma c’è stato invece il subentrare di un grosso problema: la mancanza di carte e di materie prime.
Il settore della carta è in crisi in tutto il mondo
E già, sembra proprio che la carta e la cellulosa per stampare i nostri amati fumetti inizi davvero a scarseggiare, tant’è che è diventato difficile anche il reperimento della stessa. E la questione non è solo nazionale ma anche mondiale.
Su twitter, un account che si occupa di pubblicare i dati Oricon, che in Giappone si occupa di stilare periodicamente la classifica dei manga più venduti in madre patria, ha annunciato che è probabile vedere dei dati di vendita più bassi nelle prossime settimane, il che è dovuto proprio alla mancanza di carta anche in Giappone. Insomma, una situazione tutt’altro che rosea, anzi.
Tra l’altro a questa situazione problematica va aggiunta di pari passo il boom che manga e fumetti hanno riscontrato durante il periodo della pandemia, quindi tra l’anno scorso e il 2021. C’è sempre più richiesta, alla quale per alcune case editrici era già difficile stare dietro, ma non c’è abbastanza materia prima per riuscire a soddisfarla.
E per adesso l’effetto che questa crisi della carta sta portando è un “semplice” slittamento e rinvio dei fumetti a date molto lontane, ma nel futuro, se la crisi dovesse continuare, potrebbe portare anche ad un aumento dei prezzi degli albi. Questo scenario però si realizzerebbe solo in un periodo più o meno lungo.
I motivi per cui la carta inizia a mancare sono molteplici tra cui innanzitutto un ritorno alla carta a discapito della plastica, l’aumento della domanda per prodotti (come i cosmetici) che durante la pandemia avevano avuto un calo di acquisti per la produzione dei quali serve la carta, e la crisi delle aziende produttrici di carta durante il 2020.
Oltre a questi elementi, si parla anche di costi. Dal 2020 al 2021 i prezzi della cellulosa sono aumentati di più del doppio; anche l’aumento del gas in Italia, fondamentale per produrre la carta, ha inciso significativamente su questa situazione.
Dunque la crisi della carta è una problematica non solo italiana ed europea ma mondiale, e l’editoria in generale dovrà sacrificare sicuramente qualcosa, ad esempio pubblicazioni meno mainstream, per riuscire a scongiurare il pericolo senza cadere, per il momento, nei tanto temuti aumenti di libri e fumetti.