La scorsa settimana è iniziato il secondo cour della prima stagione di Mushoku Tensei: Jobless Reincarnation, l’adattamento anime dell’omonima serie di light novel scritta da Rifujin no Magonote, che continua il viaggio di Rudeus, Eris e Ruijerd per il continente dei demoni, mentre Roxy e due ex-compagni d’avventura di Paul li cercano.
Con il debutto del secondo cour non potevano mancare anche dei nuovi gadget, tra cui un dakimakura dedicato a Roxy (che sicuramente comprerebbe anche Rudeus, se potesse), che ha generato delle polemiche. Le illustrazioni sul cuscino, realizzate dall’animatore Shingo Fujii, sono infatti state criticare perché hanno reso Roxy troppo loli rispetto a come appare nell’anime e perché hanno aumentato la sua sessualizzazione.
Altri hanno invece difeso le illustrazioni di Fujii, dicendo che comunque Roxy nella storia di Mushoku Tensei ha una quarantina d’anni nonostante l’aspetto, visto che la sua razza vive a lungo e invecchia più lentamente, e che alla fine si tratta solo di un disegno. Per vedere le illustrazioni complete, bisogna accedere al profilo Pixiv dell’autore.
Mushoku Tensei parla di un NEET trentaquattrenne muore investito da un camion mentre cerca di salvare la vita di una ragazza, e rinasce in un altro mondo come figlio di due avventurieri, Paul e Zenith Greyrat. Il protagonista, ora chiamato Rudeus Greyrat, decide quindi di vivere pienamente la sua nuova vita, grazie ai ricordi e alle conoscenze della sua vita precedente e un innato talento per la magia.
La light novel è stata inizialmente pubblicata sul sito Shōsetsuka ni Narō tra il 2012 e il 2015, mentre la sua versione cartacea è iniziata nel 2014. Nello stesso anno è iniziato un adattamento manga dei romanzi, disegnato da Yuka Fujikawa, che viene serializzato sulla rivista Monthly Comic Flapper. I capitoli finora usciti sono stati racchiusi in 15 volumi, che vengono anche pubblicati in Italia da Planet Manga dallo scorso giugno al prezzo di 7,50 euro a volume (scontati a 7,12 euro sul sito della casa editrice).
Il primo cour dell’anime, composto da 11 episodi, è stato trasmesso tra il gennaio e il marzo scorsi. Manabu Okamoto (Gamers) dirige l’anime presso lo studio Bind, e si occupa anche della sceneggiatura dell’anime. Kazutaka Sugiyama cura invece i design dei personaggi. L’anime è inedito in Italia, ma nel resto del mondo è licenziato dalla Funimation.
Cosa ne pensate delle illustrazioni di questo dakimakura? Siete d’accordo con chi si lamenta o con chi le difende? Scrivetecelo nei commenti!
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