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CBL: la prima distro Linux di Microsoft

Per la prima volta della sua storia, l’azienda americana ha rilasciato la sua prima distribuzione Linux

Si chiamerà CBL-Mariner la prima distribuzione Linux di Microsoft, la famosa azienda americana di Windows. CBL (Common Base Linux) è stata progettata per uso interno ma da poco è utilizzabile da tutti sotto licenza MIT.

Con Windows 11 alle porte dove ogni giorno si scoprono nuovi indizi su come sarà la prossima versione del sistema operativo più usato al mondo, Microsoft ha voluto rilasciare anche questa nuova distribuzione Linux. Scopriamo insieme le sue caratteristiche.

Microsoft CBL-Mariner: un progetto totalmente Open Source

CBL-Mariner, la nuova distro Linux di Microsoft, è leggera e veloce, utilizzabile su qualsiasi PC per uso container o come host. I pacchetti base, come quello per la gestione del cloud e Edge, vengono scaricati durante la prima installazione ma è possibile espanderli modificando il sistema operativo anche abbastanza profondamente.

Linux Microsoft CBL-Mariner

Ovviamente si sapeva già della sua presunta uscita fin dal 2020 ma inizialmente doveva rimanere un’OS esclusivo per test interni. Da ora però, CBL sarà utilizzabile sotto licenza MIT sottolineando “l’impegno di Microsoft verso i progetti open-source e per restituire il suo contributo alla comunità Linux”.

Abbiamo già visto come l’azienda americana abbia nell’ultimo periodo “preso spunto” da Linux in alcuni suoi aspetti (come il nuovo Package Manager di Windows), ma CBL, come riportato da ZDNet, è un sistema operativo specifico al mondo cloud ed Edge. Questa distro è stata interamente sviluppata da Microsoft e distribuita da GitHub ed è utilizzabile solo come Co-build, cioè un sistema operativo all’interno di un altro (utilizzabile quindi su distro come Fedora o Ubuntu).

Juan Manuel Rey, Senior Program Manager di Microsoft, ha rilasciato ufficialmente una guida per creare un’ISO perfettamente funzionante di CBL-Mariner, così da poter essere installata anche fuori da ogni sistema operativo. La guida è anche presente all’interno del file README di GitHub. Tutto questo è stato possibile grazie alla collaborazione tra l’azienda americana, Fedora Project, Linux From Scratch, Photo OS Project di VMware, FSF, GNU e OpenMamba distro.

Questa nuova unione sarà l’inizio di una nuova era per Windows? Beh, forse Microsoft ha sfruttato tutto questo per utilizzare le app Android sul proprio OS, oppure prenderà spunto per nuove funzionalità.

Fonte ZDNet, Tom’s Hardware

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Valerio Monti

Valerio Monti

Fotografo, videomaker e consulente tecnico, ma visto che mi avanzava un po' di tempo anche studente di Ingegneria Informatica

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