Abbiamo recensito Star Red, il manga di fantascienza di Moto Hagio, una delle madri dello Shojo moderno, portato in Italia da J-Pop.
Star Red è un manga del 1978 scritto e illustrato da Moto Hagio. L’autrice è considerata, da gran parte degli appassionati di Anime&Manga, la fondatrice dello shojo moderno, e Star Red è proprio una delle opere che ne ha gettato le basi. Si tratta di una storia tessuta su uno sfondo fantascientifico, che consente al lettore di assaporare l’asprezza di una drammatica storia d’amore e di constatare quanto sia arduo accettare, senza timore, chi è diverso da noi.
La modernità di Star Red
In epoca moderna sembra quasi assurdo discriminare qualcuno solo perché appartiene ad una diversa etnia. Nonostante il razzismo non sia stato ancora del tutto debellato dal nostro pianeta, la situazione è nettamente migliorata, volendo fare il paragone con il secolo scorso. Provate, però, ad immaginare la comparsa di esseri umani con capacità superiori alle nostre: telepatia, teletrasporto ed altri poteri psichici. Verrebbero davvero visti di buon occhio?
Star Red è ambientato in un futuro lontano, in cui gli abitanti della Terra sono riusciti a colonizzare una piccola porzione di Marte, e ad utilizzarla come colonia penale. Tuttavia, i bambini che vi sono nati hanno sviluppato capacità fuori dal comune, e vengono dunque temuti dai terrestri stessi. La loro paura è giustificata dalla disparità di poteri che la nuova specie di umani manifesta, e che potrebbe essere una minaccia per la popolazione della Terra.
Parlare di uguaglianza quando si è tutti alla pari, come nell’epoca moderna, è molto più semplice. La situazione del manga è estremamente più delicata, e gli sviluppi bellici e di repressione a cui porta ci sembrano quasi più giustificati rispetto a quanto la storia del secolo scorso ha mostrato.
Sei Penta Tupal, la protagonista di Star Red, è una Marziana che vive sulla Terra, tenendo nascoste le sue vere origini. La ragazza sogna di tornare al suo pianeta natale, nonostante i legami che è riuscita a creare con alcuni amici terrestri. L’arrivo di Erg, un ragazzo misterioso ed affascinante che non sembra appartenere né a Marte né alla Terra, sconvolgerà la sua quotidianità, e le offrirà l’opportunità di tornarvi.
Sei è in possesso di poteri psichici fuori dal comune, al di sopra di quelli di un comune Marziano. Grazie ad essi, la protagonista sarà in grado di entrare in contatto con i sentimenti di Erg più volte, e la sintonia tra i due è rappresentata in modo impeccabile in alcune meravigliose tavole, attraverso un registro onirico che rompe i confini del tempo e dello spazio, allo stesso modo in cui Sei rompe le barriere del proprio io per avvicinarsi quello di Erg.
I temi principali di Star Red sono espressi in una narrazione mai banale, dove novità e colpi di scena si susseguono incuriosendo sempre più il lettore, grazie ad una serie di interrogativi. Perché i Marziani hanno sviluppato i loro poteri? Da dove viene Erg? Come finirà l’astio tra Terra e Marte? Vi sono altri alieni, nell’universo?
Nel porsi queste domande, chi legge Star Red soffrirà per la crudeltà generata proprio dalla paura della diversità. Infatti, molti Terrestri temono i Marziani, ragion per cui si macchiano di azioni aberranti nei loro confronti. Allo stesso modo, gli abitanti del pianeta rosso si mostreranno disposti a condannare a morte la protagonista, a causa di una nefasta premonizione che la riguarda.
Una crudele realtà
Proprio la condanna di Sei può portare ad una riflessione crudele: chi tutela la giustizia e gli esseri umani, lo fa sempre per consentire la sopravvivenza della propria specie. Non è una giustizia assoluta, né perfetta, perché non si mette anche dal punto di vista di altre specie. Se nello spazio esistesse una forma di vita capace di annientarci, saremmo davvero in grado di agire pacificamente per la ricerca della pace? O ci ergeremmo a giudici, condannandoli all’estinzione? Ovviamente, il discorso può esser fatto anche all’inverso: se una popolazione aliena, più avanzata della nostra, decidesse di sterminarci per tutelare la propria sopravvivenza, sarebbe davvero “cattiva”?
La storia ci ha insegnato che la paura può essere la spinta per compiere azioni orribili, e opporsi a tale istinto di sopravvivenza richiede un coraggio estremo, che per secoli l’uomo non è riuscito ad applicare nemmeno tra simili. In tal senso, l’autrice di Star Red è molto abile nel non presentare un punto di vista giusto: sebbene i Terrestri si siano macchiati di molti più crimini dei Marziani, anche questi ultimi dimostrano un forte attaccamento alla propria specie e si ritengono portatori della verità assoluta.
Il tratto di Star Red è dettagliato ed armonioso, e la complessità di alcune scene “oniriche” si sposa perfettamente all’intreccio amoroso tra Sei ed Erg. La storia d’amore non è mai presentata come tale, esplicitamente, ma la fatale e struggente attrazione tra i due arriva al cuore del lettore proprio attraverso una grammatica visiva libera e spirituale: Moto Hagio non ha bisogno di dire, perché i suoi disegni toccano direttamente il nostro animo.
Star Red è consigliato?
J-Pop ha portato in Italia uno dei capolavori della storia del manga, di una delle autrici più autorevoli e influenti in assoluto, in un solo volume. Recuperare Star Red è un obbligo per chi è abituato a letture un po’ più datate e di autori rilevanti, ma anche gli appassionati di fantascienza, alieni e storie d’amore che varcano i confini del tempo e dello spazio e le barriere dell’io, non possono lasciarselo sfuggire.
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