Un Tweet dello studio MAPPA chiarisce la sua posizione in merito alla faccenda degli stipendi degli animatori.
Negli ultimi giorni, lo studio d’animazione MAPPA ha fatto molto parlare di sé, a causa delle estenuanti condizioni lavorative di cui qualche animatore si è lamentato. Di certo il disagio riguarda l’intero settore, ma è sorprendente che non vi sia eccessiva differenza tra uno studio di punta come MAPPA, famoso per la produzione della Stagione Finale de L’Attacco dei Giganti e di Jujutsu Kaisen, e uno studio minore.
Il problema principale sembrerebbe economico, dal momento che chi produce serie d’animazione in Giappone non sembra riuscire a condurre una vita agiata grazie ai propri guadagni. Tuttavia, lo stress lavorativo non è da meno, e proprio dei ritmi stancanti si era lamentato un animatore che aveva lavorato a L’Attacco dei Giganti.
Al centro delle polemiche sui social, una settimana fa, è stato lo sfogo di un animatore, impegnato nella realizzazione di un film per MAPPA, non ancora annunciato, e per il quale, a suo dire, sta ricevendo una paga davvero bassa.
Dopo di lui, un altro dipendente, impegnato nella realizzazione di una serie d’animazione non ancora annunciata, si è lamentato dei pagamenti estremamente bassi da parte di MAPPA, per l’incarico che sta svolgendo. L’anime, però, sarebbe stato commissionato da Netflix. L’indignazione dei fan di Anime&Manga si è fatta sentire sui social, e proprio nelle ultime ore è arrivata la risposta di MAPPA, in un Tweet.
Nel post, la compagnia rimanda ad una comunicazione, in cui sottolinea che la responsabilità, per la serie, non è da attribuirsi ad una “grande piattaforma” (facendo dunque riferimento a Netflix), dato che si tratta di un lavoro che loro hanno poi offerto a questa “piattaforma” dopo aver già stabilito il prezzo di vendita e il budget. Inoltre MAPPA ci tiene a sottolineare che gli stipendi degli animatori, per i lavori non destinati a terzi, rientrano sempre in range umani e dignitosi.
Infine, lo studio lamenta la fuga di informazioni sul web, che potrebbe costituire un problema con la società che ha commissionato il lavoro, dato che la serie non era stato ancora annunciata. Secondo MAPPA, inoltre, la situazione è stata anche ingigantita dai commenti e dall’intervento, sui social, di persone esterne alla situazione.
A prescindere da quanto detto da MAPPA e dai post delle ultime settimane, è innegabile che il disagio nel settore dell’animazione giapponese sia reale e non eccessivamente amplificato. Lamentele del genere sono molto frequenti, e la stessa Netflix, che di sicuro non ha problemi economici, non si fa scrupoli a sottopagare gli animatori se si parla di animazione giapponese.
Il post della compagnia potrebbe essere un semplice tentativo di “calmare le acque”, manovra che avrebbe cominciato pochi giorni fa, pubblicando le immagini del comodo ambiente lavorativo in cui gli animatori di Chainsaw Man lavorano. Per maggiori informazioni, date un’occhiata qui.