Encased si propone come un progetto ambizioso che prende in mano uno dei filoni narrativi fantascientifici più amati. Riuscirà a farsi amare?
Era il 1972 quando venne pubblicato nell’Unione Sovietica il celebre romanzo Roadside Picnic, in cui si narrava una storia di extraterrestri, forza ultraterrene e fenomeni paranormali. Il libro in questione scritto da Arkadij Strugackij e Boris Natanovič Strugackij è diventato, col passare del tempo, molto influente, portando ad adattamenti diretti e liberi (ad esempio, la serie S.T.A.L.K.E.R. faceva riferimento ad alcuni elementi chiave).
Recentemente abbiamo avuto modo di provare Encased, un gioco di ruolo post-apocalittico di fantascienza dello sviluppatore Dark Crystal Games e dell’editore Prime Matter, che riprende a piene mani la storia di Roadside Picnic.
Encased è stato originariamente supportato da una campagna Kickstarter prima di entrare a far parte del programma di accesso anticipato di Steam a settembre 2019. Da allora, ha subito molte modifiche e numerosi aggiornamenti rapidi che hanno portato all’ultima build da noi provata in anteprima in vista dell’uscita dall’Early Access attesa per settembre 2021.
I binari narrativi dipendono dalle nostre scelte
Appena avviato il gioco ci viene spiegato che alcune entità misteriose che sono arrivate sul pianeta Terra, lasciando in giro delle reliquie a testimonianza del loro passaggio. La storia è ambientata negli anni ’70 quando fu scoperto uno di questi misteriosi manufatti alieni, chiamato The Dome. L’interesse scientifico nella zona di quarantena ha dato origine a una megacorporazione chiamata CRONUS, che controlla tutte le ricerche in entrata e in uscita riguardanti The Dome. Il giocatore assume il ruolo di una nuova recluta della corporazione ed essendo un gioco di ruolo, spetta al giocatore ritagliarsi come si rivela la propria storia in questa misteriosa organizzazione in cui non tutto è come sembra.
Una volta iniziata la campagna, troveremo un editor del personaggio in cui potremo creare il nostro protagonista scegliendo anche la fazione preferita a cui farlo sviluppare come dipendente dei CRONUS. Ad esempio, c’è l’Ala Bianca, dove va la maggior parte degli scienziati, e l’Ala Argento, che è il ramo aziendale. Poi, c’è l’Ala Nera piena di soldati e mercenari e l’Ala Blu incentrata sull’ingegneria e sulla tecnica. Infine, l’Ala arancione è il luogo in cui vengono assegnati tutti i criminali e i miscredenti.
Quando inizieremo il nostro viaggio, però, ci renderemo subito conto che la situazione non è così semplice come sembra. Gli abitanti del CRONUS vengono colpiti da una malattia che li fa impazzire. Poi, proprio quando pensavi che le cose non potessero andare peggio, improvvisamente si accende un misterioso vortice dalla natura soprannaturale.
Un gameplay dinamico e ricco di possibilità
La storia, per quel poco che abbiamo visto, è ricca di cliché del genere fantascientifico e di classici stereotipi del filone alieno, ma ciò in cui spicca Encased è il gameplay. Vengono sfruttati nove attributi differenti, oltre a più di una dozzina di abilità tra uso delle armi leggere, armi pesanti, conoscenze scientifiche, criminali e sopravvivenza. La scelta dell’ala fornisce potenziamenti specifici al personaggio, come l’ala d’argento che aggiunge +1 Carisma, +20 Psioniche, +20 Dialogo e +2 punti abilità ogni volta che si sale di livello. Allo stesso modo, alcune opzioni di dialogo diventano disponibili solo a seconda del ramo a cui si appartiene.
Per quanto riguarda le abilità attive e passive, pensatele come una combinazione dell’abilità principale e, in alcuni casi, un attributo generale uguale per tutti. Ad esempio, avere 30 punti in Dialogo consente di utilizzare l’opzione “Fascino” quando parlate con determinati NPC. Tuttavia, le risposte “Intimidazione” e “Condanna” possono essere sbloccate solo se avete sei punti rispettivamente negli attributi Forza o Intelligenza. Dimenticate l’idea di avere classi fisse perché Encased incoraggia a creare personaggi ibridi che possono avere più specializzazioni.
Immaginate Encased, quindi, come a Fallout, uno dei classici del franchise CRPG diventato il caposaldo del genere. Si tratta di un’avventura basata esclusivamente sulla trama che sfrutta la presenza di vari NPC che avranno molto da dire sul mondo di gioco e sui suoi segreti più reconditi. In Encased, infatti, ci sono numerosi personaggi e le opzioni di dialogo abbondano come le suddette risposte che si ricollegano all’ala scelta. Potreste anche scegliere di corrompere o barattare con loro se è quello che volete senza paura delle conseguenze. Inoltre, ci sono anche momenti che richiedono una prova di abilità o un determinato uso di un attributo specifico. Ad esempio, quando incontrerete un gruppo di banditi che stanno per rapinare una stazione di servizio, superate tutte le opzioni di dialogo, potreste convincerli a evitare le ostilità. Sebbene tecnicamente non ci siano scelte “sbagliate”, alcune decisioni importanti possono portare a ripercussioni più o meno piacevoli alla storia.
Il sistema di combattimento
È anche possibile trovare compagni che sono in giro per le varie mappe di gioco. Nel nostro provato abbiamo raggiunto i bassifondi di Junktown, dove abbiamo incontrato uno scienziato dell’ala bianca di nome Katarzyna e un detenuto dell’ala arancione di nome Crump. Al momento il gioco prevedere la presenza solo di due compagni, ma è sempre carino incontrare qualche spalla in giro e magari, più in là, questi potrebbero esserci molto d’aiuto (al momento alcune opzioni di gioco sono limitate.
Come altri CRPG, Encased utilizza un sistema di combattimento a turni. Se tendete un’imboscata a un nemico o si viene individuati, lo scontro ha inizio. In questo caso potrete usare tutte le abilità sbloccate o le armi a disposizione dalla squadra che controlliamo. Ci sono una miriade di armi e accessori da usare per potenziarle. Anche lo stile di gioco è variegato perché potrete usare armi dalla lunga e media distanza o armi per scontri ravvicinati. A seconda di cosa deciderete di fare, alcuni nemici saranno più o meno vulnerabili alle vostre scelte. Le mappe di gioco sono comunque ricche di elementi che permettono di rinforzare le difese o aumentare l’attacco. Inoltre potrete anche attivare alcuni vantaggi come primo soccorso, scansione o riparazioni meccaniche, ma richiedono l’uso di punti azione i quali sono alquanto limitati. La meccanica curiosa è che qualora non utilizzaste tutti i punti azione a disposizione durante un turno, si possono usare quelli in eccesso o per il round successivo o per migliorare le difese.
La meccanica più interessante del combattimento è la possibilità di eliminare la maggior parte dei nemici in modalità stealth. Basta semplicemente attivare la furtività del nostro personaggio, sparare con l’arma silenziata ed evitare i cerchi visivi rossi degli avversari. Bisogna sempre stare attenti a spostare il personaggio più lontano possibile se un nemico si avvicina troppo e poi basta lanciare una bomba e il gioco è fatto. In questo caso non inizia nemmeno lo scontro ufficiale quindi non consumerete punti azione perché i nemici non sarebbero nemmeno in allerta.
I punti critici…e non sono pochi!
Purtroppo, però, abbiamo anche notato molti problemi durante la nostra prova di Encased. Fin dall’inizio, non siamo rimasti troppo entusiasti di come la creazione del personaggio avesse attributi che influenzano più abilità in maniera quasi casuale. Allo stesso modo, abbiamo notato che i tratti selezionati non mostravano i loro bonus al termine del processo. Un esempio è stato quando abbiamo scelto “Bright Mind” che avrebbe dovuto aggiungere bonus a Intelligenza, Scienza, Armi e Alta Tecnologia, Medicina e Resistenza Biochimica. In realtà i potenziamenti non venivano mostrati e quindi non abbiamo mai capito se l’attributo fosse andato in blocco oppure si trattava di un glitch grafico.
Diciamo che la confusione e il disordine non mancano. I giochi di ruolo sono famosi per avere un HUD abbastanza variegato e ricco di elementi su schermo, ma ci deve essere un limite entro cui non possa esserci confusione. Encased tende a esagerare con aree ricche di contenitori, scatole e oggetti che si possono raccogliere o aprire che, però, sono uguali visivamente a quelli che non si possono aprire o raccogliere e quindi si perde inutilmente tempo a girare a zonzo. Diventa ancora peggio quando si aggiunge il combattimento all’equazione a causa delle icone del pugno e del teschio che compaiono nell’ambiente di gioco poiché rappresentano il modo in cui i nemici sono stati attaccati o uccisi. Visivamente quindi è un macello di icone e dettagli e si arriva a un certo punto in cui si capisce ben poco.
Altro aspetto negativo è che le abilità non permettono di raggiungere medesimi scopi in maniera differente, bensì alcuni sono decisamente più importanti di altri. Ad esempio mettere più punti nell’abilità criminale permette di raccogliere equipaggiamenti più forti nascosti dietro porte o all’interno di contenitori chiusi a chiave che solo un criminale con l’abilità Lockpicking può sbloccare. Altre volte, sempre il criminale, può usare l’abilità Pickpocket anche su NPC uccisi che potrebbero dare delle ricompense niente male.
Parlando di combattimento e compagni, il nostro controllo su di loro è abbastanza limitato. Possiamo controllarsi per spostarli da una posizione a un’altra, ma ci sono momenti in cui anche il nostro personaggio si muoverà con loro o quest’ultimi torneranno vicino a noi. Insomma, per piccoli posizionamenti vanno bene, ma per lunghi spostamenti controllare il nostro personaggio o i nostri compagni non cambierà nulla. Creare tattiche alla XCOM non è assolutamente possibile.
Inoltre, le abilità delle armi dei compagni non appariranno sulla barra delle azioni se selezionate fuori dal combattimento e verranno assegnati punti automaticamente ogni volta che salgono di livello. Se, ad esempio, trovate un compagno che è bravo con i gadget energetici o i fucili a lungo raggio, quella persona non può utilizzare il gameplay furtivo e cecchino per abbattere i nemici prima che voi possiate essere individuati. È una decisione molto strana che rovina notevolmente il game design.
Conclusioni
Encased in conclusione è un gioco tanto coinvolgente, quanto spigoloso e disordinato. Ci sono problemi anche con le missioni: alcune le possiamo seguire, ma non compariranno nella mappa. Può anche capitare che per pura fortuna si riesce a trovare l’NPC che ci deve affidare la missione, ma non riusciremo a interagirci perché non si attiva il trigger. Abbiamo persino notato un bug particolare che impedisce di utilizzare i controlli della tastiera dopo aver caricato un salvataggio, il che significa che bisogna riavviare il gioco sperando che tutto torni alla normalità
Ad essere onesti, quindi, siamo ancora nella fase di accesso anticipato e gli sviluppatori hanno promesso ulteriori correzioni, miglioramenti e lavori di rifinitura da qui ai prossimi mesi. Dopotutto sono già presenti numerose note positive come le ottime ambientazioni, un gameplay variegato e ricco di possibilità e una grande immersività nel mondo di gioco. In effetti, Encased è un progetto promettente e ambizioso, quindi speriamo che questi problemi vengano risolti una volta uscirà dal programma di accesso anticipato di Steam il prossimo settembre.