Ieri ha fatto il suo debutto in Giappone il primo episodio di The Case Study of Vanitas. Ecco le nostre prime impressioni!
“Tanto tempo fa in un certo posto… Viveva un odiato vampiro conosciuto come Vanitas. I vampiri nascono di solito durante le notti di luna rossa, ma Vanitas nacque in una notte di luna blu, simbolo di sventura. Tutti avevano paura di Vanitas e lo cacciarono dal villaggio. Vanitas, rimasto tutto solo, vagò e vagò, terrorizzato ed impaurito nella neve. E fu allora che nel profondo del suo cuore giurò… Che un giorno, si sarebbe vendicato di tutti i vampiri nati nelle notti di luna cremisi.”
Con questa rapida presentazione generale inizia The Case Study of Vanitas, anime tratto dall’omonimo manga di Jun Mochizuki. La serie è prodotta da Studio BONES e diretta da Tomoyuki Itamura, già più che noto per vari titoli delle Monogatari Series.
Studio BONES ha puntato moltissimo su questo titolo: tra i numerosi PV, trailer e il calendario che veniva giornalmente aggiornato con una frase per personaggio registrata appositamente la pubblicità fatta a The Case Study of Vanitas è stata incredibile. Le aspettative generate da così tanto materiale sono state soddisfatte? Personalmente posso dire di sì, ma procediamo con ordine.
The Case Study of Vanitas inizia presentandoci rapidamente uno degli elementi fondamentali del mondo della serie: i vampiri esistono. Gran parte degli esseri umani non ne sono a conoscenza, alcuni considerano tali esseri delle semplici leggende, ma in realtà esistono davvero. Come e perché questi esistano (e in cosa differiscano dai vampiri del nostro folklore tradizionale) non ci viene per il momento spiegato.
Ciò che sappiamo è che normalmente i vampiri nascono in notti di luna rossa. C’è stata però un’eccezione: Vanitas. Vanitas è un vampiro nato durante una notte di luna blu, simbolo di sventura, e proprio per questo è stato isolato dagli altri vampiri che lo temevano. Tutto solo Vanitas giurò vendetta nei confronti di tutti i vampiri nati sotto la luna cremisi e creò un grimorio, un Libro che porta il suo nome e col quale è possibile maledire i vampiri e spingerli alla follia.
Dopo questa piccola introduzione ci ritroviamo nel presente di The Case Study of Vanitas, o meglio nella Parigi dell’ultimo decennio del 1800: Noè è un giovane ragazzo al quale è stata affidata dal suo maestro la missione di trovare il libro di Vanitas e scoprire la verità sul suo conto.
A questo scopo si imbarca in un dirigibile per recarsi a Parigi. Lì incontra Amelia, una giovane con la quale lega subito e che però nasconde un segreto: è infatti un vampiro, non un vampiro normale. È ciò che chiameremo “una maledetta”, un vampiro il cui Vero Nome (la vera essenza del vampiro stesso) è stato distorto e che pertanto cade sempre di più vittima della propria sete di sangue.
Amelia morde Noè, che però riesce a sfuggirle in quanto è anche lui un vampiro e veniamo a sapere che Amelia non era sul dirigibile solo per recarsi a Parigi: lei stava precisamente andando ad incontrare un medico specializzato in vampiri.
Proprio quando la ragazza sta per perdere il controllo il “medico” fa il suo ingresso nel dirigibile… Frantumando una vetrata, e si presenta col nome di Vanitas! Non si tratta, però, del Vampiro della Luna Blu, bensì di un semplice essere umano in possesso del Libro di Vanitas. Vanitas dichiara però, sotto lo stupore di Noè che riconosce immediatamente il libro, di non avere intenzione di uccidere Amalia, ma di curarla.
L’utilizzo che il ragazzo ha intenzione di fare del libro è infatti definibile come un’operazione di inversione rispetto al suo utilizzo iniziale: invece di utilizzare il libro per distorcere il Vero Nome dei Vampiri, Vanitas ha intenzione di utilizzare l’operazione opposta, restituendo al vampiro colpito dalla maledizione il proprio vero nome. Questo è esattamente ciò che Vanitas fa con Amelia, mentre Noè rimane a guardare.
Una volta restituito ad Amelia il suo Vero Nome Vanitas viene però sorpreso dalle guardie e insieme a Noè scappa dal dirigibile, o per meglio dire… Precipita dal dirigibile.
La prima puntata di The Case Study of Vanitas termina una seconda dichiarazione di intenti da parte di Vanitas: lui non ha intenzione di maledire i vampiri sfruttando il potere di quel libro, ma di salvarli indipendentemente dal loro reale desiderio, utilizzando i mezzi che preferisce.
Inizia così il viaggio di Noè e Vanitas, un viaggio fatto di guadagni, perdite, sofferenze… Un viaggio al termine del quale, ci dice la voce narrante di Noè, lui ucciderà Vanitas con le sue mani.
Vi ricordiamo che se volete saperne di più su The Case Study of Vanitas o avere un assaggio di ciò che ci attende nel corso di questa prima stagione, a questo link trovate un piccolo approfondimento sull’opera.