L’India contro Record of Ragnarok: sarebbe offensivo
L’adattamento animato del manga di Record of Ragnarok, che abbiamo recensito qui, è stato a lungo atteso da una grande quantità di appassionati, e infine l’anime è giunto su Netflix proprio di recente. Com’è noto dalla trama, la serie narra di diversi scontri tra uomini e divinità, e ciò ha portato un paese come l’India a bandirlo completamente per evitare di sollevare controversie.
Proprio come riportato dall’utente Reddit u/11Luminatex, Record of Ragnarok ha ottenuto l’attenzione dell’India sin da prima che venisse effettivamente pubblicato su Netflix, quando anche i trailer di presentazione sono stati modificati. La censura finale e le modifiche effettuate riguardano tutte Siva, divinità al centro di uno dei culti induisti principali, la quale è stata prontamente rimossa qualora presente.
Il primo video promozionale, all’interno del quale era possibile vedere il volto iracondo di Siva, è stato completamente eliminato. La scena è stata successivamente rimpiazzata con un altra.
L’anime è dunque non disponibile su Netflix India in questo momento, nonostante negli altri paesi lo sia. La possibilità di scatenare polemiche accese ha spinto la piattaforma ad evitare un contenuto come questo, che potrebbe urtare la sensibilità dei credenti. I primi segnali erano arrivati già dagli Stati Uniti nell’ottobre del 2020. Secondo CBR, il presidente della Società Universale dell’Induismo, Rajan Zed, emise un comunicato nel quale rivolgeva aspre critiche al manga per il modo in cui rappresentava le divinità dell’Induismo.
Oltre a questo, Zed ha anche affermato che questo tipo di rappresentazioni tergiversano l’insegnamento dell’Induismo, presentandone una versione non veritiera, inesatta e, nel peggiore dei casi, offensiva.
Di seguito un Tweet di Zed nel quale condivide un articolo inerente la censura di Record of Ragnarok:
Queste non sono però le uniche polemiche generatesi attorno a Record of Ragnarok, in quanto proprio successivamente al rilascio della serie su Netflix in molti si sono lamentati delle sue animazioni.
Non è la prima volta che gli anime vengono censurati in una qualche parte del mondo perché ritenuti offensivi. Pensiamo ad esempio alla bizzarra censura de L’Attacco dei Giganti avvenuta in Malesia, oppure quella di Tokyo Revengers. Anche al di fuori del mondo degli anime la censura fa sempre parlare di sé, pensiamo ad esempio al recente caso riguardante Batman e Catwoman.
Fonte: Kudasai
