Furto epico finito male per un operaio Amazon
Un dipendente del centro Amazon di Torrazza Piemonte è stato arrestato e dovrà scontare una condanna di 14 mesi maturata a seguito di una perquisizione personale durante la quale è stato trovato con diversi orologi e telefoni cellulari sul suo corpo, attaccati con il nastro isolante.
L’uomo, 30enne di Torino, è stato fermato a fine turno per un controllo e a seguito di perquisizione personale è stata fatta l’inusuale scoperta: aveva il petto e le caviglie “hi-tech” ma non si trattava di un potenziamento in stile CyberPunk.
L’uomo si era rifornito di dispositivi elettronici, principalmente orologi e smartphone sottratti illecitamente dal magazzino, e stava cercando di fare il colpaccio, provando a uscire dalla sede con la refurtiva sapientemente nastrata sul suo corpo.
Il piano però non è andato a buon fine e l’uomo è stato scoperto. Oltre alla merce che aveva sul suo corpo (una decina di dispositivi in tutto), le forze dell’ordine hanno trovato nella sua auto altri orologi, bigiotteria e un hard disk.
La merce, per un valore complessivo superiore agli 11 mila euro, è stata restituita e l’uomo è stato denunciato e condannato a 14 mesi di carcere.
Il centro Amazon di Torrazza Piemonte
Identificato dalla sigla Amazon TRN1, il centro di Torrazza Piemonte si estende su un’area di 60 mila metri quadrati è attivo dal 1° luglio 2019 ed è uno dei due centri Amazon in Italia che sfruttano la tecnologia di automazione dei robot-magazzinieri (l’altro si trova a Passo Correse). All’apertura impiegava 300 dipendenti destinati a diventare nel tempo 1200 con contratto a tempo indeterminato
Amazon ha investito oltre 150 milioni per il centro di Torrazza, alcuni dei quali dedicati all’urbanistica che hanno favorito la creazione e l’ammodernamento di strade, rotonde, e una pista ciclabile a servizio del piccolo paesino che conta poco meno di 3000 abitanti.