Il regista Tim Miller esprime la sua sul personaggio di Deadpool.
Da tempo si sa che è in lavorazione il terzo capitolo della saga di Deadpool, dove vedremo Ryan Reynolds interpretare il ruolo protagonista. I due film usciti in precedenza erano ambientati nell’universo degli X-Men di Singer, ma potevano concedersi molta più volgarità e violenza.
Con la fusione 20th Century Fox e Disney, la Marvel ha acquisito la proprietà dei personaggi e quindi anche di Deadpool, aprendo la strada ad una partecipazione nell’MCU. Ma il problema che molti fan del personaggio richiamano all’attenzione è questo: I suoi film sono solitamente classificati come “Vietati ai Minori di 17 anni non accompagnati“, mentre i film dell’MCU sono solitamente di tutt’altro registro.
Secondo Tim Miller, regista del primo film, il successo del film sarebbe indipendente dalla presenza o meno di contenuti vietati. Queste sono le sue dichiarazioni:
Penso che il modo di Ryan Reynolds di interpretare il personaggio e il modo in cui abbraccia il suo particolare tipo di insanità mentale -anche se non dovesse usare la “parola da quattro lettere”- sarebbero comunque lì. Lui è ancora quel personaggio. Puoi togliere le parti vietate ai minori se vuoi e sarebbe comunque Deadpool se lo facesse Ryan.
In sostanza, secondo Miller, il successo del personaggio deriva principalmente dalla bravura di Ryan Reynolds nel rendere il personaggio unico.
Al momento però, un film di Deadpool con una classificazione inferiore rispetto agli altri due film non è nei piani di Kevin Feige. Infatti la mente dietro l’MCU ha dichiarato che il prossimo film di Deadpool manterrà la classificazione di “Vietato ai Minori di 17 anni non accompagnati“, ma che sarà comunque parte integrante dell’Universo Cinematografico Marvel.
Ma su come verrà integrato si scoprirà solo in futuro, essendo il terzo capitolo ancora in fase di pre-produzione.
Commodoriani, siete in attesa di questo nuovo capitolo di Deadpool? Scrivetelo in un commento.
